Tag: Venezia80
“Xue Bao (Snow Leopard)” di Pema Tseden
Presentato – inspiegabilmente Fuori Concorso – senza il regista al suo seguito, Xue Bao (Snow Leopard) è l’ultimo lascito di Pema Tseden, il regista...
“Hors-saison (Out of Season)” di Stéphane Brizé
Reduce da In guerra (2021), capitolo conclusivo della sua trilogia sul capitale affidata al volto-rivelazione di Cannes Vincent Lindon, Stéphane Brizé porta in Concorso...
“Lubo” di Giorgio Diritti
Il late bloomer del cinema italiano Giorgio Diritti presenta in concorso a Venezia il suo film più ambizioso e spendibile in ambito internazionale, senza riuscire però a invertire la rotta rispetto alla recente involuzione che lo ha visto allontanarsi dagli ottimi ma ormai sempre più lontani Il vento fa il suo giro e L'uomo che verrà.
Al Lido di Venezia Sara D’Ascenzo presenta “Ancora spero”
Venerdì 8 settembre alle 17,30 nell’ Hotel Ausonia Hungaria in Gran Viale al Lido di Venezia Sara D’Ascenzo presenta Ancora spero. Una storia di...
“Aku wa sonzai shinai (Evil Does Not Exist)” di Hamaguchi Ryūsuke
Forte dei recenti successi internazionali che l’hanno visto trionfare a Berlino, Cannes e infine agli Oscar, Hamaguchi Ryūsuke si cimenta quest’anno al Lido nell’impresa...
“Io capitano” di Matteo Garrone
Garrone fa da contrappunto poetico al Green border di Agnieszka Holland (presentato il concorso a Venezia il giorno prima), e offre un saggio esaustivo di come si porta in scena l'avventura della migrazione, tra epica e un q.b. di realismo magico.
“Hokage (Shadow of Fire)” di Tsukamoto Shin’ya
Dopo il jidaigeki antimilitarista Zan (2018) – unico film del Concorso di Venezia75 che fosse riuscito a combinare coerentemente sperimentazione estetica e intenzione autoriale...
“Kanata no uta (Following the Sound)” di Sugita Kyōshi
Rappresentante del Giappone nella selezione delle Giornate degli Autori di quest’anno, Kanata no uta (titolo internazionale Following the Sound) di Sugita Kyōshi continua il...
“Hit man” di Richard Linklater
Linklater accantona la bellissima parentesi aperta e subito chiusa con Apollo 10½ e ritorna alla commedia, firmando la quarta regia comica in sette anni e un altro film senza troppe pretese che però fa ridere di gusto.
“La bête” di Bertrand Bonello
Bertrand Bonello presenta in concorso la sua personalissima versione di Eternal sunshine of the spotless mind, una girandola di incastri innescata da un pretesto cyberpunk che cerca di tratteggiare una meditazione trasversale sulle difficoltà di amare nell'attuale paesaggio culturale.