“La vendetta di un uomo tranquillo” di Raul Arévalo

la vendetta è un piatto che va servito freddissimo

Presentato nella sezione Orizzonti della 73. Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, Tarde para la ira è il primo lungometraggio da regista dell’attore spagnolo Raùl Arévalo, noto anche fuori dai confini iberici per la sua interpretazione nel film Gli Amanti Passeggeri di Pedro Almodovar. Il film è un action drama dai ritmi veloci, che nella sua ora e mezza di durata riesce a catturare l’attenzione dello spettatore al pari di un omologo blockbuster d’azione americano.

Josè si trovava in una gioielleria con la sua famiglia quando un gruppo di rapinatori fa irruzione nel negozio, uccidendo la sua ragazza e mandando in coma suo padre. 8 anni dopo, Josè è un abituè del bar di Ana, madre sola che aspetta la scarcerazione del marito Curro, condannato per aver partecipato, come autista, alla stessa rapina che ha stravolto per sempre la vita di Josè. Quando Curro farà ritorno al bar, Josè lo userà per raggiungere tutti gli altri responsabili dello sterminio della sua famiglia, e portare così a termine la sua vendetta tanto a lungo posticipata.

Anche con tutta la buona volontà possibile, è difficile considerare originale una trama del genere, nonostante i frequenti colpi di scena che comunque non riescono a differenziarla a sufficienza da un qualsiasi action movie di vendetta all’americana. Bisogna rendersi conto però che si tratta di un’opera prima, e per quanto non brilli di originalità, Tarde para la ira riesce a mantenere un ritmo incalzante senza essere mai noioso, instaurando nello spettatore quel “voglio sapere cosa succede dopo” che rende l’ora e mezza di durata perfettamente sopportabile.

Arèvalo sceglie quindi un approccio estremamente classico per affrontare la sua prima regia, sia per la sceneggiatura che per il tipo di regia, che senza colpi di genio o particolari virtuosismi fa il suo dovere seguendo i protagonisti con frequenti primi piani e numerose soggettive, tutte atte ad aumentare la tensione in un climax che si interrompe solo col finire del film stesso. Degno di nota è il breve inseguimento in auto della prima scena, reso con un tanto semplice quanto efficace piano sequenza in soggettiva.

In conclusione, Tarde para la ira è un film che parte svantaggiato, sia per la trama poco originale che per il fatto stesso di appartenere a un genere che sembra ormai avere detto tutto quello che aveva da dire, ma ciò nonostante riesce a presentarsi come un prodotto ben realizzato per niente noioso e dai ritmi incalzanti.