Regno Unito, Australia e USA arrivano a Padova, al Teatro Maddalene, tramite tre drammaturgie contemporanee firmate da tre autrici già acclamate fuori dai confini nazionali. A testare queste nuove drammaturgie, selezionate e tradotte da Monica Capuani, saranno delle giovani registe emergenti. Test Your Writing. Mise en espace di tre testi internazionali inaugura il cartellone di Maddalene Factory, la rassegna di nuovi format teatrali realizzata grazie alla collaborazione tra il Comune di Padova, la Fondazione TSV – Teatro Nazionale e l’Università di Padova.  Gli spettacoli sono in scena a partire da lunedì 10 febbraio fino alla maratona di domenica 16 febbraio sul palcoscenico del Teatro Maddalene, alle ore 19.30 da lunedì a sabato, alle ore 15.00 domenica.

La rassegna si apre con Late – A Cowboy Song (10 e 11 febbraio), primo appuntamento da un testo di Sara Ruhl e per la regia di Sonia Soro. La drammaturgia sfida le convenzioni, va fuori dai confini del naturalismo, invitandoci a mettere in discussione qualsiasi percezione cristallizzata del reale. Crick, Mary, amanti da una vita e protagonisti della storia, si scontrano con Red, un cowboy e un artista queer che, con la sua musica, abbatte le barriere del tempo e dello spazio. Il conflitto tra i tre personaggi fa emergere in maniera urgente la domanda su cosa siano l’identità e la libera autodeterminazione di ciascuno.

La drammaturga inglese Dawn King, autrice dell’opera Foxfinder.

Mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio sarà il turno di Foxfinder (Il cercatore di volpi) di Dawn King,il thriller teatrale che si unisce al racconto distopico, per la regia di Angelica Leo. L’opera che ne emerge è densa di significati metaforici su temi attuali come l’obbedienza alle scelte politiche, o le responsabilità del cambiamento climatico. Al pubblico non resterà che chiedersi: è la realtà ad essere costruita su una menzogna oppure sono le menzogne che hanno trasformato la realtà?

A concludere la rassegna è Hedda di Melissa Bubnic, diretto da Francesca Merli, in scena venerdì 14 e sabato 15 febbraio. Lo spettacolo, che re-immagina il personaggio storico di Ibsen, è inserito nell’ambito del Progetto Speciale “Donna Duse” assegnato dal Ministero della Cultura al TSV – Teatro Nazionale. In uno scenario prettamente maschile, con un carosello di personaggi malavitosi, Hedda è la boss che, divorata da una fame atavica, inghiotte tutto quello che la ostacola. Il potere è quindi una questione di genere?

A chiudere la settimana, domenica 16 febbraio alle 15.00, sarà la maratona finale in cui i tre testi delle autrici, tra le più interessanti penne emergenti del panorama teatrale verranno testate sulla scena una di seguito all’altra.

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