Raramente un film di Zhang Yimou aveva scatenato polemiche simili in passato, ma con The Great Wall stiamo assistendo a un’opera che, nonostante tutto, segna un nuovo inizio per il cinema cinese.
XV secolo. Due avventurieri (Matt Damon e Pedro Pascal) raggiungono il cuore della Cina alla ricerca della polvere nera, venendo però catturati dal cosiddetto Ordine Senza Nome, compagnia di guerrieri che ha il compito di respingere le sempre più frequenti invasioni dei Tao-Tie (mostruose bestie giganti tipiche della mitologia cinese). Ma se Pero (Pascal) resta fedele all’obiettivo iniziale avendo intenzione di rubare quanta più polvere possibile e scappare alla prima occasione, dall’altro lato William (Damon) si troverà sempre più coinvolto, tanto da partecipare in prima persona alle battaglie, affascinato da un mondo sconosciuto e anche dalla guerriera Lin Mei.
Niente di nuovo quindi, la struttura del film non differisce da quella tipica dei film di questo genere il cui capostipite fu Balla coi lupi, e non differisce troppo nemmeno da una versione cinese de L’ultimo samurai. Ma, come si diceva prima, The Great Wall è interessante per altri motivi: si tratta infatti della più grande co-produzione cinese-americana di sempre, e del primo film in lingua inglese di questo genere a poter vantare un battage pubblicitario così prepotente. A dirigerlo Zhang Yimou, fattosi strada nel cinema nazionale con opere autoriali e dissidenti come Lanterne rosse, La storia di Qiu Ju o Vivere! e quella internazionale con gli spettacolari wuxia Hero, La foresta dei pugnali volanti o La città Probita.
Ora, tralasciando il macguffin della polvere nera, il film è un fantasy puro e semplice, come in Cina ora va più di moda. Dopo decenni di oscurantismo culturale e film di regime, l’industria cinematografica cinese è in completa espansione, e il pubblico medio è affamato di novità, di tutto quello spettacolarismo che era prima negato.
Questo comporta una sovrabbondanza di storie fantastiche, ricche di effetti speciali che per forza di cose tendono a privilegiare le nuove tecnologie più che il lato più artistico o autoriale. Quindi The Great Wall si porta dentro un’importante novità da un punto di vista commerciale (ricordiamo che in Cina esiste ancora un “tetto massimo”, al momento pari a 34, di pellicole straniere distribuibili in Cina annualmente), pur potendo vantare un’assoluta assenza di pretenziosità. Vuole essere un film di intrattenimento, e lo è: nulla di più, nulla di meno.
Certo, l’opera scorre via in tranquillità, prevedibilmente e senza intoppi, con un ritmo sostenuto, effetti speciali ottimi, quel tanto che basta di tensione sessuale tra William e Lin Mei, e climax ben costruiti. Ciò che bene o male impressiona sicuramente però è il lato visivo di Yimou. Che fosse un regista capace di estetizzare non c’erano dubbi, ma, complice anche il budget stratosferico, quello che fa con The Great Wall è realizzare un turbinio di colori pastello senza fine, con piani sequenza di un’elaborazione e complessità notevoli.
Dalla singole inquadrature a camera fissa sugli interni, alle scene di combattimento, alle mille invenzioni belliche (il bungee jumping, gli alianti, le granate(lanterne), fino agli attacchi dei Tao-Tei, è tutto profondamente filtrato da un occhio meccanico che ricerca la perfezione estetica e la meraviglia sopra ogni altra cosa. Forse l’unico elemento che ne risente è la recitazione generale: grandi interpreti come Dafoe e Lau risultano oscurati, non solo dall’importanza secondaria dei rispettivi ruoli ma anche dalla costruzione complessiva dell’opera.
In conclusione, The Great Wall è un film che garantisce un’ora e mezza di ottimo intrattenimento a chi è in cerca di spettacolo e una più che pregevole regia a chi desidera magari qualcosa in più. Segna certo una collaborazione importante come consiste in un precedente storico, ma non è nulla di più di un bello spettacolo. E, bisogna darne atto, non lo vuole nemmeno essere.
Titolo originale: The Great Wall
Nazione: Cina, USA
Anno: 2017
Genere: Azione, Fantastico
Durata: 103′
Regia: Zhang YimouCast: Matt Damon, Pedro Pascal, Tian Jing
Data di uscita: 2017