“THE TERMINAL” di Steven Spielberg

Un cinema fatto di sogni

Fuori Concorso
Steven Spielberg interpreta a modo suo la nostra condizione e la nostra epoca, raccontando la moderna odissea in un aeroporto di un uomo la cui unica cittadinanza è l’appartenenza al genere umano

Nella vita si aspetta. Tutti aspettano qualcosa, al punto che alcuni vivono per una vita intera solo di aspettative. L’aeroporto è il luogo che incarna l’attesa, le cui pareti sono intrise dell’impazienza di passeggeri che attendono di volare. Viktor Navorski (un Tom Hanks che, tornato dall’isola di Castaway, può ancora fare a meno delle parole per comunicare), cittadino della Krakozhia, un immaginario stato dell’ex Unione Sovietica, giunto all’aeroporto JFK di New York scopre che durante il volo un colpo di stato ha travolto il suo paese, rendendo così nullo il visto valido per l’espatrio: Navorski non può lasciare la zona di transito internazionale, ma nemmeno tornare nella sua terra. È così costretto a vivere nell’aerostazione, dove troverà amici fra il personale aeroportuale e si scontrerà con il responsabile della sicurezza , più attento alla burocrazia che alla dignità delle persone. Aspetterà una svolta diplomatica, per poi incontrare Amelia Warren, un’assistente di volo, e innamorarsene, per aspettarla…

Spielberg, ancora una volta affascinato dal tema del tempo e dell’attesa, realizza questa volta un film sociale, che trasmette un messaggio politico senza per questo essere retorico o didascalico. Ci racconta, con la sua inventiva e la sua straordinaria maestria narrativa, un America fatta di persone, di immigranti, di esseri umani che hanno alle spalle una storia, di altruismo ed egoismo. Un film di cui si sente il bisogno, capace di spiegare nella sua semplicità che per quanto terribile possa sembrarci il periodo in cui viviamo, non possiamo dimenticarci che siamo e abbiamo di fronte a noi persone, e che la logica del terrore non può schiacciare quella della solidarietà.

I nuovi eroi non uccidono indiani, né pilotano aerei da guerra: corrono contro un aereo, armati di uno spazzolone, per rivendicare il loro diritto ad essere liberi (vedere per credere), e la loro missione è solo attraversare una porta scorrevole e realizzare i loro sogni. Quello che molti potranno trovare dolciastro, è soltanto fuori moda: a tratti sembra un film del cinema classico, con baci in controluce e musica d’altri tempi, merito della fotografia di Janusz Kaminski e del soundtrack di John Williams. E chi troverà la storia inverosimile, deve ricordarsi che Spielberg non fa cinema verità, ma opere realizzate con la materia della quale sono fatti i sogni (dreamworks) : in fondo, anche andare al cinema per vedere un film dai contenuti sociali deve rimanere un sogno, non un atto morale.

Titolo originale: The Terminal
Nazione: U.S.A.
Anno: 2004
Genere: Drammatico, Romantico
Durata: 128 min.
Regia: Steven Spielberg
Sito ufficiale: www.theterminal-themovie.com
Sito italiano: www.theterminal-ilfilm.it
Cast: Tom Hanks, Catherine Zeta-Jones, Stanley Tucci, Chi McBride, Diego Luna, Barry “Shabaka” Henley, Kumar Pallana, Zoe Saldana, Eddie Jones, Jude Ciccolella
Produzione: Laurie MacDonald, Walter F. Parkes, Steven Spielberg
Distribuzione: UIP
Data di uscita: Venezia 2004 – 03 Settembre 2004 (cinema)