Tra le colline del Piemonte ci sono foreste e luoghi segreti che custodiscono un prezioso tesoro. Un tesoro che si rinnova ogni anno, ma solo se chi lo trova ne rispetta la natura e le peculiarità: è il tartufo bianco. Una prelibatezza più costosa dell’oro, così rara da risvegliare il desiderio di compratori in tutto il mondo. Il tartufo bianco , infatti – malgrado i numerosi tentativi – non si può coltivare e si trova esclusivamente in un piccolo angolo del Piemonte.
Gli ultimi cercatori di questo tesoro sono un gruppo di anziani solitari – per non dire misantropi – che si muovono accompagnati dai loro fedeli alleati e compagni di vita: i cani da tartufo. Sono i “trifulau“: ultimi rappresentanti di una generazione quasi scomparsa, soppiantata, per ragioni anagrafiche, ma anche per l’avvento della globalizzazione, da cercatori con un approccio meno olistico e certamente più pragmatico.Carlo, Egidio, Sergio, Angelo, Gianfranco, ritratti in The Truffle Hunters vivono in un mondo cristallizzato in un passato che non esiste più, dove il tempo non è scandito dai cellulari ma dal ritmo delle stagioni e la bruma avvolge le foreste di querce come in un romanzo fantasy.
Di questo mondo Michael Dweck e Gregory Kershaw hanno raccolto storie, e raccontato per immagini il lato più romantico, ispirandosi ad artisti del passato (“Dipinti di Caravaggio, Rembrandt e Tiziano sono stati parte del nostro processo visivo”), creando dei veri e propri tableaux vivant da cui parte la narrazione di ognuno dei protagonisti. Per la prima volta gli spettatori possono diventare parte di questo angolo segreto, dove si cerca sotto la luna piena, e dove la compravendita i tartufi si svolge alle 3 di mattina sotto i lampioni del centro del paese, prima che il prezioso tubero venga messo in vendita ed essere acquistato all’asta da un un compratore a Tokyo o New York per cifre a cinque zeri.
C’è un altro aspetto molto interessante in The Truffle Hunters, e riguarda il dialetto piemontese parlato dai protagonisti: una lingua anch’essa in via di estinzione, di difficile comprensione anche per chi è piemontese, intrisa di modi dire ormai desueti, eppure carichi di significati e riferimenti alla natura e ai luoghi.
The truffle hunters è un sontuoso, magico, sensibile ritratto di un mondo curioso ed eccentrico, che racchiude anche una speranza, come spiegano Michael Dweck e Gregory Kershaw: “Ci sono un sacco di bellezze nascoste in questo nostro mondo. Non tutto è già stato scoperto. Ci sono ancora molti segreti, là fuori”.
Regista: Michael Dweck, Gregory Kershaw
Genere: Documentario
Anno: 2020
Paese: Italia, Grecia, USA
Durata: 84 min
Data di uscita: 18 novembre 2021 (cinema)
Distribuzione: Sony Pictures Italia
Sito Ufficiale: https://www.sonyclassics.com/film/thetrufflehunters/