Quando si comincia a leggere Tra Fato e Volontà è impossibile non restare imprigionati dagli intrecci narrativi che la giovane lecchese Giada Belotti ha intessuto con estrema meticolosità.

Sono pezzi di vita, scelte e pensieri ad essere analizzati nel suo esordio letterario edito da Edizioni Montag: un dedalo di tre racconti che narrano le vicende di numerosi personaggi alle soglie dell’età adulta. A fare da sfondo alle tre storie brevi (Le scelte di Alyson, Resilienza e Se fossi arrivato in tempo da te) altrettante città europee, dalla malinconica Londra alla misteriosa Berlino, fino alla frenetica Brescia.

I tre racconti

Il capofila che inaugura la raccolta, Le scelte di Alyson, è quasi un racconto di formazione: la vicenda viene narrata in prima persona dalla protagonista, che esplora le proprie emozioni alla continua ricerca dell’autodeterminazione. Resilienza invece è un racconto estremamente intrigante, misterioso e con venature quasi horror, nel quale i continui flashback permettono di mettere insieme i pezzi di un puzzle morboso e terrificante. Infine Se fossi arrivato in tempo da te è un mélo contemporaneo, narrato quasi interamente attraverso i dialoghi dei numerosi personaggi che ci guidano all’interno delle relazioni affettive nate virtualmente o per puro caso.

Foto di Ester Cossu

Lo stile

Tra Fato e Volontà è un’antologia estremamente eterogenea: molto efficace risulta la scelta dell’autrice di differenziare ogni racconto, cucendo per ciascuno di essi una veste stilistica sempre diversa. Ogni storia si snoda però in modo parallelo, per tematiche e contenuti, talvolta toccandosi, più spesso incrociandosi in modo velato e sottinteso. Sarà facile, per il lettore, immedesimarsi con i protagonisti positivi delle storie, grazie anche ad una scrittura scorrevole e diretta. Non a caso Belotti dichiara: «Ho intenzionalmente richiamato alcuni personaggi nelle vite degli altri protagonisti per intrecciare maggiormente i racconti senza però forzare troppo la mano: lo scopo era sì quello di evidenziare il legame tra gli uni e gli altri, ma soprattutto ho voluto fare in modo che fossero piccolissime easter eggs, lasciando piena libertà interpretativa al lettore».

Tra destino e libero arbitrio

Vero protagonista della raccolta è il complesso contrasto tra destino e libero arbitrio, tra – appunto – fato e volontà: quanto sono libere e consapevoli le scelte che facciamo? Quali sono le conseguenze cui andiamo inevitabilmente incontro? L’autrice non espone alcuna risposta ma, anzi, alimenta le domande proponendo un punto di vista sempre differente.

I tre racconti sono nati in tempi diversi e, inizialmente, come storie separate e slegate, raggruppandosi poi in una raccolta vera e propria quando «rileggendoli uno dopo l’altro quasi per caso mi sono resa conto che, in effetti, seguono un filo conduttore all’inizio appena percettibile, poi via via sempre più esplicitato consapevolmente», spiega l’autrice. Il libro, infine, ha trovato piena realizzazione durante il periodo di pandemia, fino alla pubblicazione a fine febbraio da parte della casa editrice Montag.

Chi è l’autrice Giada Belotti

Classe ’92 di Lecco, è laureata in Mediazione Interlinguistica e Interculturale presso l’Università degli Studi dell’Insubria di Como. Insegnante di inglese, prima di Tra Fato e Volontà ha autopubblicato, in tiratura limitata, l’antologia Una scorpacciata di emozioni che raccoglie i migliori racconti scritti per numerosi concorsi letterari, tra i quali Da quando la mia vita cambiò (2° premio alla competizione letteraria Una storia breve 2015), Il Decoratore di Cuoio (pubblicato nella raccolta Mondo Artigiano, concorso nazionale di narrativa e poesia Lariofiere – Confartigianato provincie di Como e Lecco 2015) e Mi chiamo Juanita (pubblicato nella raccolta Altri possibili mondi 2017, concorso letterario organizzato da La Gazza di Borno (BS), con il patrocinio della Provincia di Brescia e della Regione Lombardia).

Tra Fato e Volontà è il suo esordio letterario ufficiale. Il libro è ordinabile in libreria ed è disponibile su qualunque negozio digitale.