Psicanalista e padre “single” di 3 giovani donne (brave – brave – brave: Caterina Shulha, Marta Gastini, Demetra Bellina), il dottor Francesco Taramelli (Claudio Bisio) improvvisamente ha un attacco di panico.
Ricoverato in ospedale, per quello che lui pensa essere – ne è certissimo – un infarto, viene “visitato” da una collega (Claudia Pandolfi).
L’uomo, abituato ad arrangiarsi da quando la moglie ha scelto una carriera lontana dalla famiglia, dall’oggi al domani si ritrova con un problema mica da poco e con le 3 figlie di nuovo in casa, ognuna per un motivo diverso.
Ispirata al film di Paolo Genovese Tutta Colpa di Freud è in arrivo su Amazon Prime Video una serie comedy che ne mantiene il clima di affetto e commedia. Si parla di amore, di comunicazione, di rapporti famigliari e lavorativi e sentimentali con un linguaggio vivo e dinamico di dialoghi veloci, grazie, nemmeno a dirlo, a un cast affiatato.
Roma, protagonista del film, cede il passo a Milano, il ruolo che era di Marco Giallini, Francesco, è interpretato da Claudio Bisio; e la regia passa a Rolando Ravello, ma sempre con la supervisione alla sceneggiatura dello stesso Genovese (che scrive con Chiara Laudani e Carlo Mazzotta).
Abbiamo incontrato su zoom il cast in occasione proprio dell’uscita della serie (assente Claudio Bisio in quarantena post Covid).
Paolo Genovese ci ha raccontato che “La serie nasce da un film di cui avevamo scritto una sceneggiatura lunghissima. Una volta finito, ci siamo detti che sarebbe bello avere più tempo per approfondire, dare spazio ai personaggi, sviluppare, insomma, quella sceneggiatura. Poi 3 anni fa Mediaset (in autunno la serie andrà in onda su canale5) era in cerca di una serie family. Abbiamo raccontato la nostra idea che è piaciuta! Poi normalmente quando si fa una serie tratta da un film, è perché il film è piaciuto. Tutta colpa di Freud ha avuto una bella accoglienza.”
Sul perché non abbia diretto lui gli episodi – dopo che Rolando Ravello ha simpaticamente detto intromettendosi: “Perché non era disposto a pagare quanto ho pagato io!” – ci ha spiegato: “Penso sia importante cambiare punto di vista. Io l’ho già fatta quella storia, mi sarei un po’ seduto. Rolando è estremamente capace a raccontare le emozioni e i rapporti umani. E poi per me è stimolante vedere come qualcun altro racconta le tue storie“.
A detta di tutto il cast, la grande abilità di Rolando Ravello è stata quella di farli diventare una famiglia, spontaneamente, e lasciarli liberi di improvvisare.
Come racconta Max Tortora, che interpreta l’amico romano del protagonista, “Con Claudio Bisio ci siamo trovati fin da subito, e ci siamo ritrovati nel nostro amore per l’improvvisazione. Però badate bene, l’improvvisazione si può fare quando qualcuno ha messo giù un bel tappeto su cui camminare”.
“Rolando mi ha concesso libertà – ha poi aggiunto Claudia Pandolfi, che è sempre un piacere osservarla recitare -. E questo modo di recitare è possibile quando hai un recinto ben tracciato. ed è liberatorio, interessante, puoi giocare molto. Spesso ciò che era solo nell’immaginazione, noi lo rappresentavamo con comicità”.
Sulla psicoanalisi, che è il tema che muove la serie, Claudia Pandolfi ha precisato che “La psicoanalisi è fondamentale; dialogare con un estraneo è salvifico perché non è coinvolto. Io la consiglio. Poi nel nostro lavoro dovremmo farla tutti. È uno strumento fondamentale.”
Dello stesso avviso il regista: “Sono stato in analisi per parecchio tempo, credo di aver sventrato il mio analista.
Riporto una battuta molto bella che mi ha fatto un mio amico per telefono. Si parlava di Freud e lui mi ha detto “è curioso che non ci sia nessun psicoterapeuta famoso dai paesi tropicali!”
Su come sia stato girare a Milano, Ravello ha parole entusiaste: “Oramai si gira tutto a Roma o in Puglia, girare a Milano è stata una sfida interessante. Poi Max e Claudio hanno raccontato le differenze tra Milano e Roma in modo sornione, ironico. Sono stati fantastici, hanno costruito una coppia comica”.
Tutta Colpa di Freud
8 episodi di 45 minuti,
disponibili su Prime Video a partire dal 26 febbraio (in autunno sarà su Canale 5)