A Vicenza, città del Palladio e sede del Teatro Olimpico, nel bellissimo complesso di San Domenico si trova il Conservatorio Arrigo Pedrollo, che vanta una variegata offerta di corsi. Dal 2001 è attivo il Corso di Musica indiana diventato oggi Dipartimento di Musiche Tradizionali extraeuropee a indirizzo indologico. Il corso, unico in Europa, ha la finalità di formare l’allievo secondo criteri interdisciplinari e coniuga lo studio teorico e pratico della Musica Indiana con l’approfondimento di importanti aspetti della cultura dell’India. Si possono studiare i vari strumenti indiani (Tabla, Canto, Bansuri, Sitar) e le danze classiche Kathak e Bharatnatyam. Rosella Fanelli, danzatrice e coreografa di Danza Kathak, da 12 anni insegna negli spazi del Pedrollo.
Le origini del Kathak affondano nella simbologia delle divinità Hindu: Brahma, il creatore, Vishnu, il protettore e Shiva il distruttore! La devozione, il senso di gratitudine ne sono le fondamenta, la danza diviene mezzo di espressione di quel modo aggraziato di inchinarsi di fronte alla sacralità della natura e del divino, forse è per questo che all’inizio della lezione di danza si usa fare un inchino, detto Pranam, e ci si predispone al silenzio e ad un ascolto interiore. Kathak deriva dalla parola sanscrita Katha e vuol dire racconto.
I danzatori professionisti erano dei bardi chiamati Kathakar che raccontavano i miti in una maniera molto vivida servendosi di gestualità, espressività del viso e degli occhi. Si dice che attraverso queste rappresentazioni raggiungevano l’estasi quale risultato di una fervente devozione che scaturiva soprattutto dall’incessante movimento roteante, caratteristica saliente dello stile Kathak. Il repertorio si arricchisce di elementi edonistici di cultura islamica durante il periodo Moghul (Tra il XVI e il XVIII secolo).
La danza Kathak soddisfa il bisogno insito nell’uomo di esprimersi, narrarsi e lasciarsi ispirare. E’ benefica per un esercizio di riunificazione delle parti corporee con la mente che è coinvolta nel fare bene i movimenti, nel porre attenzione al ritmo, nell’ascolto della musica che accompagna. Nelle fasi successive cioè quando si avanza di livello, subentra anche il coinvolgimento emotivo, il contenuto viene danzato attraverso una capacità espressiva formidabile e si ha una vera “meditazione in movimento” che alla visione dello spettatore evoca raggi di luce anche nei momenti più bui, come quello che stiamo vivendo!
Per gli interessati c’è la possibilità di accedere al Corso Libero di Danza Kathak presso il Conservatorio – ammissione entro il 15 Gennaio – ed è molto semplice: basta compilare il modulo online.
Corso Libero di Danza Kathak
Conservatorio Arrigo Pedrollo di Vicenza
Info: rosella.fanelli@consvi.it