You è una serie originale, un thriller soft con momenti di puro trash quasi comico: trama e personaggi sono inquietanti ma, al tempo stesso, ci fanno sorridere.
Penn Badgley (conosciuto soprattutto per il ruolo di Dan Humphrey in Gossip Girl) interpreta Joe Goldberg, un personaggio volubile e angoscioso proprio come Dan. La trama ruota attorno alla sua vita (all’apparenza quella di un comune libraio) e alla sua ossessione per Beck (Elizabeth Lail). Il loro è un incontro del tutto casuale: Beck è, infatti, cliente della libreria. Ma non saranno fortuiti gli incontri successivi, che Joe organizzerà e studierà in ogni minimo dettaglio.
Attorno all’improbabile coppia ruotano personaggi altrettanto pericolosi e sgradevoli, capeggiati da Peach Salinger (Shay Mitchell, che ricordiamo in Pretty Little Liars), il cliché dell’ereditiera viziata e migliore amica di Beck. La simpatia dello spettatore per Joe è destinata a spegnersi già nel primo episodio. Il suo personaggio è altamente disturbante, ma al tempo stesso non riesce a creare un vero legame col pubblico. Risulta molto difficile empatizzare con Joe o identificarsi con Beck: tutti i personaggi della serie sono contraddittori, bugiardi, crudeli. Potremmo dire che in questa storia non ci sono buoni e cattivi, eroi e antagonisti: tutti i personaggi principali hanno tratti talmente perversi da risultare odiosi e probabilmente riscuotono una certa simpatia solo per la loro capacità di farci sentire “migliori”.
La storia si caratterizza per i continui ribaltamenti e colpi di scena che fanno il loro effetto ma creano anche una grande mancanza di continuità. Il tema centrale è, naturalmente, lo stalking: Joe segue Beck per strada, la spia dalla finestra, legge i suoi messaggi. E questo è soltanto l’inizio: Joe mira a fare di Beck la sua donna perfetta e della loro storia la relazione perfetta. Per raggiungere il suo scopo, passerà letteralmente sopra a dei cadaveri. Nella serie lo stalking viene romanticizzato: in qualche modo, si cerca di dipingere il protagonista come un ragazzo tenero e sentimentale, mentre si minimizzano quelli che sono i suoi comportamenti inquietanti.
Nel complesso You è una serie piacevole, che sfiora tematiche diverse seppur in modo superficiale, senza approfondimenti che potevano essere interessanti. I dieci episodi sono godibili, ma è necessario mettere da parte la razionalità e lasciarsi trasportare dalla trama, dall’ottima regia e fotografia, senza soffermarsi sui tanti, troppi tasselli che non si incastrano. You è basata sull’omonimo romanzo di Caroline Kepnes, che ha anche un seguito: Hidden Bodies. La seconda stagione, in arrivo su Netflix, sarà un adattamento di quest’ultimo.