“Un uomo a pezzi” di Francesco Muzzopappa

L’ultimo libro di Francesco Muzzopappa raccoglie una serie di scritti autobiografici che raccontano fatti e aneddoti della sua vita, permettendoci di scoprire “a pezzi”, ovvero un frammento alla volta, una biografia intrisa di tenacia e comicità.

“Un uomo a pezzi”, quindi, è proprio l’autore, normalmente così riservato sulla sua vita personale. Pagina dopo pagina, Muzzopappa apre per noi delle finestre sulla sua quotidianità, narrando con ironia e autoironia, alcuni episodi della sua vita recente e dell’infanzia.

Trattandosi quindi di una raccolta di racconti, il libro perde parte di quella scorrevolezza che troviamo invece nei suoi romanzi. Nonostante questo, si tratta comunque di una lettura piacevole, leggera e sempre disinvolta. Anche se i fatti vengono esasperati quasi all’assurdo, è facile identificarsi nelle situazioni vissute dal protagonista; nel coraggio dell’emigrante; nell’irritazione dell’uomo tartassato dalle chiamate dei call center.

Già nel primo capitolo facciamo la conoscenza di Carmen, la compagna di Muzzopappa. Appassionata di riciclo, riuso e bio, Carmen scandaglia i mercatini dell’usato di tutta Milano, alla ricerca di abiti e pezzi d’arredamento altamente improbabili. Un esempio del suo stile atipico è costituito da una libreria che pende inesorabilmente e che è stata posizionata di fianco al letto, ovviamente dalla parte dell’autore. In questo modo ogni mattina, aprendo gli occhi su una libreria stracolma di libri e pericolosamente instabile, il nostro protagonista prova il brivido del rischio.

Carmen, inoltre, è molto attenta a ciò che mangia. Tutto deve essere biologico, integrale, decorticato, incontaminato e venduto in una confezione completamente riciclabile. Il suo credo alimentare non può che scontrarsi con l’alimentazione del compagno pugliese, basata su friselle, salame e caffè.

«Per lei in frigo devo avere del cavolo cappuccio, un antinfiammatorio naturale. Il problema del cavolo cappuccio è che, se ne scegli uno abbastanza grosso, può durare per sempre. Ci sono matrimoni finiti prima del cavolo cappuccio. È così denso di foglie che anche mangiandolo a colazione, pranzo e cenati rendi conto che non finirà mai.»

Da un’infanzia e adolescenza tutte pugliesi, condite da quintali di salsa fatta in casa e da barbieri rassicuranti, il giovane Francesco si trasferisce a Milano. All’inizio è difficile adattarsi; i barbieri, ad esempio, sono tutta un’altra cosa: si definiscono hair stylist, i negozi hanno nomi altisonanti e le clienti sono allegramente ubriache già alle 5 del pomeriggio.

Anche i rapporti di vicinato sono molto diversi al Nord, nel senso che non esistono. Almeno finché nel palazzo abitato da Muzzopappa arriva Nicolas, un giovane russo, perbene, cordiale. Ma l’apparenza inganna e Nicolas si rivela un personaggio sorprendente, che non può essere ignorato. Fino alla notte della sua scomparsa.

“Un uomo a pezzi” offre semplici squarci di realtà; i racconti sono spesso incompleti, esagerati e senza finale. Sono chiaramente il prodotto di chi quei fatti li ha vissuti e come tali sono parziali, un filo ingenui, ma assolutamente godibili. Un capitolo dopo l’altro, posiamo lo sguardo sul percorso di quel bambino che sognava di fare il giostraio e che invece è diventato un nome popolare della letteratura italiana contemporanea. Non si può dire che lo stesso valga per gli operatori dei call center, che lo chiamano insistentemente alla ricerca del signor Muzzo Papa, o Mezza Zappa, per offrire favolosi premi a pagamento.

«Un tempo, per sbolognarti le enciclopedie, dovevano costringerti a firmare contratti pieni di cavilli, botole e stanze segrete. Ora invece basta pronunciare distrattamente un sì, anche in inglese, anche usando altre vocali precedute da altre consonanti, e sei incastrato per sempre. […] Papa. Muzzo Papa. Sono evidentemente destinato a diventare un pezzo grosso del Vaticano.»

Francesco Muzzopappa, Un uomo a pezzi, Fazi Editore, 2020, pp. 142, 15 euro.

https://fazieditore.it/catalogo-libri/un-uomo-a-pezzi/

https://www.nonsolocinema.com/heidi-lultimo-romanzo-di-francesco-muzzopappa.html

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