“Bobby” [Work in progress] di Emilio Estevez

La speranza non è l’ultima a morire

Concorso
Il 6 giugno 1968 l’America ha smesso di sognare. E di sperare in un cambiamento. Robert Kennedy, fratello del presidente JFK assassinato nel 1963, viene colpito a morte all’Hotel Ambassador durante la campagna elettorale per le primarie in California. L’incubo si ripete: cinque anni dopo l’omicidio del presidente democratico che voleva cambiare gli Stati Uniti e a soli due mesi di distanza dall’assassinio del leader del Movimento per i Diritti Civili, Martin Luther King, l’America si sveglia nuovamente listata a lutto.

Gli anni Sessanta: le contestazioni giovanili, la controcultura, la guerra in Vietnam, l’LSD, l’integrazione razziale, i movimenti per l’emancipazione femminile e gli omicidi politici. Un clima di eccezionale fermento sociale e politico culminato con le morti eccellenti di personaggi più sensibili alle istanze e alle esigenze di cambiamento di quegli anni. Assassinii accomunati da una troppo semplice risoluzione ed archiviati nell’immaginario collettivo americano, e non solo, come misteri, complotti e cospirazioni; in ogni caso, ferite non ancora rimarginate.

Emilio Estevez, dopo alcune regie televisive e un paio di dimenticabili tentativi cinematografici, si cimenta con uno dei nodi irrisolti più dolorosi per il popolo americano, l’uccisione del senatore Bob Kennedy. Per farlo, il giovane regista figlio d’arte (di Martin Sheen) sceglie la via, forse più facile, di raccontare l’ultimo giorno del fratello di JFK attraverso i piccoli grandi gesti “quotidiani” di alcuni personaggi che alloggiano, o lavorano, presso l’Hotel Ambassador, luogo del delitto. Non una via diretta dunque per descrivere il clima e le agitazioni di quel periodo (salvo alcune immagini di repertorio che saltuariamente si alternano alla fiction), ma un approccio umano e personale attraverso il quale riverberare le sensazioni e le emozioni di quei giorni.

Un cast stellare (da Demi Moore a Sharon Stone, da Elijah Wood a Lindsey Lohan, da Anthony Hopkins a Martin Sheen e molti altri ancora) si mette a disposizione di Estevez per portare sul grande schermo questo tragico tassello di storia americana. Una confezione convenzionalmente sontuosa e decisamente Hollywoodiana, per quanto il film possa considerarsi di origine indipendente, arricchita da una colonna sonora ammiccante e riconoscibilissima fatta di imprescindibili hits di quel periodo. Ma la costruzione ad incastri di storie parallele, convergenti nell’unità di luogo e di tempo, si dipana piuttosto convenzionalmente in ritratti fuggevoli di personaggi interessanti che manifestano più la loro situazione personale che un riflesso del contesto socio-politico e culturale.

Lontane dall’affresco corale altmaniano e dall’intreccio fatalistico andersoniano (Paul Thomas), le storie di camerieri neri e ispanici sfruttati ma pieni di nobiltà d’animo, di amanti in crisi e di matrimoni “d’amore conveniente”, di giovani rampanti e anziani malinconici e nostalgici, sorvolano superficialmente il più complesso contesto storico che, a detta del regista, nella sua essenza rappresenterebbe l’obiettivo principale di questa pellicola. Ma se, sempre secondo Estevez, Bobby oltre ad omaggiare la figura di RFK mira anche ad avvicinare gli anni Sessanta ai giorni nostri – entrambi periodi di incomprensioni, paure, intolleranze –, è proprio qui a rivelarsi la superficialità dell’operazione. Il finale didascalico (la voce originale di Robert Kennedy in uno dei suoi discorsi più solidaristici e pacifisti) non basta ad esprimere e riassumere il valore simbolico e la portata di quei cambiamenti che l’America chiedeva a gran voce e di quelle speranze infrante quel 6 giugno del 1968.

Titolo originale: Bobby
Nazione: U.S.A.

Anno: 2006
Genere: Drammatico
Durata: 120′
Regia: Emilio Estevez
Sito ufficiale: www.bobby-the-movie.com

Cast: Anthony Hopkins, Helen Hunt, Nick Cannon, Emilio Estevez, Colin Ferguson, Demi Moore, Freddy Rodriguez, Sharon Stone, Elijah Wood, Michael Bowen, Laurence Fishburne, Ashton Kutcher, Heather Graham, Jacob Vargas, Martin Sheen, Gus Lynch, John Lavachielli, David Krumholtz, Harry Belafonte, Lindsay Lohan, Christian Slater, Joshua Jackson, William H. Macy
Produzione: Bold Films
Distribuzione:
Data di uscita: Venezia 2006