“IL GRANDE SILENZIO” di Philip Groning

Una meditazione sulla vita. Una contemplazione del tempo.

Un’intensa e assorta meditazione sulla vita monastica in una forma completamente pura. Philip Groning ha passato alcuni mesi nel monastero della Grande Chartreuse prendendo parte alla routine quotidiana dei monaci e vivendo come loro in una cella.

E’ un mondo talmente lontano dal nostro, una dimensione di vita ed una concezione dello spazio/tempo così diversi ed estranei al nostro quotidiano che percepire la visione di un film come Il grande silenzio può soltanto essere una sorprendente esperienza umana dagli esiti imprevedibili. Centosessantadue minuti di pellicola nell’assoluto silenzio di un monastero certosino (siamo all’interno della Grande Chartreuse, la casa madre del leggendario ordine nelle Alpi francesi): ripetizione del tempo, suoni “naturali”, nessun commento fuori campo per raccontare la vita in solitaria di questi monaci (ognuno vive in disparte le proprie giornate) divisa tra mansioni quotidiane e ripetute ore di preghiera.

Artisticamente fuori dal comune e produttivamente coraggioso, Il grande silenzio nell’arco della sua narrazione si va però trasformando in una sospesa ed impalpabile indagine sul concetto di tempo dove gli elementi naturali sono gli unici a scandire l’esistenza di uomini sedotti da Dio. Il regista Philip Groning (ma anche sceneggiatore, produttore, operatore, fonico, montatore) si è lasciato annichilire ed annientare dalla sua idea iniziale di questo progetto, che risale a 21 anni fa, finendo per convivere in simbiosi con questa comunità: è riuscito così a farsi anche lui silenzioso testimone di una vita “altra” che spalanca voragini e abissi nella piatta e “routinaria” quotidianità delle nostre vite che crediamo colme e ricche di ogni cosa.

Dopo il successo del film in Germania (a Natale ha superato come media di incassi per schermo Harry Potter e il calice di fuoco) e vari riconoscimenti in diversi festival internazionali, Il grande silenzio è pronto ad essere distribuito in altri paesi dove di certo ci si interrogherà sul valore ed “utilità” di un’opera così avulsa dai nostri pragmatici e schematici calcoli di pensiero da poterne restare fastidiosamente e noiosamente distaccati. Ma auguriamo che a molti accada il “miracolo” di scoprire come ogni nostra singolarità possa essere il tempio ed il monastero di un incredibile esperienza umana così spesso profanata ed altre volte falsamente idolatrata.

Titolo originale: Die grösse stille
Nazione: Germania
Anno: 2004
Genere: Documentario
Durata: 164′
Regia: Philip Gröning

Produzione: Philip Gröning
Distribuzione: Metacinema
Data di uscita: Venezia 2005
31 Marzo 2006 (cinema)