“WASTED ON THE YOUNG” di BEN C. LUCAS

Il lato noir della bella gioventù

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Una elegante casa in Australia e l’interesse per la graziosa e colta Xandrie sono gli unici punti in comune di due fratellastri, lo sportivo e superficiale Zack e il riflessivo Darren, appassionato di tecnologia. L’apparente morte di Xandrie durante una festa organizzata da Zack sconvolgerà il delicato equilibrio tra i due fratelli, fino allo spietato epilogo.

Il teen-thriller-movie d’esordio del trentatreenne regista australiano Ben C. Lucas si avventura nel territorio della gioventù bruciata del terzo millennio ispirandosi ad una frase dello scrittore George Bernard Shaw: “la gioventù è sprecata per i giovani”.

Belli, ricchi e viziati: sono gli studenti di una esclusiva scuola privata australiana, che trascorrono il loro tempo libero tra feste e comunicano via sms, chat e social network.

In questo microcosmo in cui gli adulti sono completamente assenti si muovono i due fratellastri Zack (Alex Russell), fascinoso capitano della squadra di nuoto del college e Darren (Oliver Ackland), geek con grandi occhi celesti, intelligenza vivace, una certa timidezza. Il primo usa il suo carisma per dettare legge tra i corridoi del college, il secondo vive rintanato in una stanza ipertecnologica. Quando la graziosa Xandrie (Adelaide Clemens) preferisce Darren a Zack, inizia una spirale di vendetta che porterà ad un epilogo spietato.

I protagonisti, tutti attori alla loro prima esperienza, reclutati dopo un casting durato oltre quattro mesi nelle scuole di Australia e Nuova Zelanda, sono così efficaci da risultare irritanti.

L’idea di raccontare l’universo giovanile come una bolla chiusa e incapace di comunicare con il resto del mondo è venuto a Ben C. Lucas dopo un fatto di cronaca: uno stupro durante una festa organizzata da una squadra universitaria di lacrosse.

La piscina, l’acqua, la competizione qui diventano lo scenario funzionale al racconto di una favola nera che ha fatto soprattutto dell’esclusività, più che della semplice disponibilità di soldi e della ricchezza ostentata, lo sfondo su cui crescono atmosfere violente e distruttrici.

Stilisticamente Wasted on the young è molto ricercato: nella scelta di privilegiare colori che virano al blu e tramettono inquietudine e freddezza, nell’eliminazione di qualsiasi elemento naturale tranne l’acqua. Tutto è algido per sottolineare non solo la crudeltà ma il vuoto di pensiero, l’indifferenza, la paura. È un mondo avvitato su se stesso, di fronte al quale lo spettatore è un semplice osservatore: non c’è empatia, non ci sono eroi in cui immedesimarsi.

Ed è questo l’unico limite di un’opera che, pur facendo riflettere su temi come bullismo, solitudine e incomunicabilità, indugia troppo sulla forma, addentrandosi poco nella psicologia dei personaggi.

WASTED ON THE YOUNG
regia, sceneggiatura: Ben C. Lucas
Interpreti: Oliver Ackland, Adelaide Clemens, Alex Russell, Patrick Cullen, Georgina Haig, Geraldine Hakewill, TJ Power, Tom Stokes, Kym Thorne
produttori: Janelle Landers, Aidan O’Bryan
produzione: Wbmc
Durata: 97 minuti