“KARMA KOLA” di Marco Paolini e i Mercanti di liquori

Il nuovo spettacolo in scena al NewAge di Roncade

Continua la collaborazione tra uno dei gruppi musicali più originali del panorama musicale e il grande attore Marco Paolini per dar vita ad uno spettacolo che fa riflettere e divertire. Questa volta, ciò che hanno voluto portare in scena i Mercanti e Paolini non è uno spettacolo ben definito e collaudato. Karma kola è un work in progress, un esperimento che girerà nei club per perfezionare lo spettacolo che porterà gli artisti a calcare le assi dei maggiori teatri nella stagione invernale.

Lo spettacolo deve il suo nome a un libro del ’79 che ha stimolato la fantasia di Paolini, portandolo ad una lunga riflessione sulla realtà contemporanea, con le sue contraddizioni e le sue problematiche. Quello che Paolini racconta in questo spettacolo un po’ concerto e un po’ monologo, è un dialogo immaginario tra Angelino, un ex operaio della Riello licenziato dopo anni di duro lavoro, e la Thatcher. Tale dialogo paradossale diventa il pretesto per raccontare storie di miserabili (titolo dello spettacolo della tournee teatrale) che non hanno niente di extra-ordinario, le cui vite assomigliano in maniera preoccupante alle nostre vite. Vite fatte di scelte difficili, di avvilenti situazioni di precariato, di lavori alienanti.

Ma negli spettacoli di Paolini, per quanto possa essere serioso il messaggio, non possono mancare i momenti di ilarità provocati, non tanto da esilaranti battute, ma dalla straordinaria capacità mimica dell’attore e dal modo in cui egli propone uno specchio scanzonato, provocatorio e irriverente del popolo italiano. Ciò ha un effetto ancora maggiore se il pubblico da prendere in giro è veneto come l’artista.

I Mercanti di liquori hanno un ruolo assolutamente centrare nel filo narrativo dello spettacolo e, oltre a proporre un energetico sottofondo musicale all’attore nei momenti di monologo (brano principe in questo frangente l’ossessivo e grintoso “Karma kola”), arricchiscono l’opera con brani “cantastorie” alla De Andrè (su tutte “Miserabili”).

Uno spettacolo minimalista nella sua organizzazione scenica ma ricchissimo di spunti e non sempre immediato e di facile comprensione, che lascia nello spettatore una voglia di riflettere sulle problematiche proposte in maniera leggera e divertente. Un mix di musica e parole ben equilibrato, con un ritmo sempre alto, che ben esplicita le notevoli capacità artistiche degli artisti. L’affiatamento tra i Mercanti e Paolini e la loro professionalità, infine, lo rende uno spettacolo che non ha bisogno di grandi modifiche per affrontare il pubblico dei teatri e lascia presagire che l’appuntamento per la stagione 2006-2007 è davvero da non perdere.