Sabato 9 dicembre alle ore 17:00 a Burano presso l’Oratorio Santa Barbara verrà presentato il libro “La tradizione votiva di Burano, Mazzorbo e Torcello, tra passato e presente – I capitelli e le festività ad essi collegate”. La pubblicazione è stato promossa dall’Associazione Artistica Culturale di Burano presieduta da Elena Barbaro, in collaborazione con la Parrocchia di San Martino Vescovo e con il patrocinio della Città Metropolitana di Venezia e del Comune di Venezia. Nelle isole di Burano, Mazzorbo e Torcello sono numerosi i capitelli devozionali e le immagini, tipici esempi di arte popolare da salvaguardare, che nel corso dei secoli i cittadini hanno eretto come ex voto per grazia ricevuta o per proteggere la propria famiglia: in determinati momenti dell’anno diventano ancora luoghi di devozione per le singole contrade o isole, di fronte a cui la popolazione si riunisce per la recita di preghiere, suppliche o lodi. Sono opere e immagini che testimoniano la religiosità diffusa di solo pochi decenni fa quando dopo eventi drammatici quali guerre o calamità era consuetudine erigerne ex novo o abbellire gli esistenti: vengono puliti e restaurati, addobbati con fiori, grazie alle offerte dei singoli fedeli che vi vedevano uno strumento per invocare protezione per l’isola. Nelle 104 pagine del libro, impreziosite da ben 230 fotografie quasi tutte opera di Mariuccia D’Este, Lucio Zanella e Luca Bon si possono trovare aneddoti e curiosità legati ad avvenimenti del passato vivi nella memoria delle persone anziane, espressione di un patrimonio di tradizioni popolari e religiose che, senza questo libro, correrebbe il rischio di andare disperso. La memoria storica e la tradizione orale di questa pagina importante di vita religiosa e civile di una intera comunità lagunare sono raccolte a cura di Valentino Tagliapietra ed Elia Enzo: nella parte introduttiva viene approfondita la storia grandi capitelli di Burano, attraverso schede tecniche vengono, poi, fornite storie e descrizioni di ciascuno degli 86   capitelli presenti nelle tre isole della laguna nord, alcuni dei quali addirittura mobili impiegati in occasione di processioni o feste patronali. Gran parte del materiale proviene dall’archivio privato di Emilio D’Este. La copertina è un omaggio al pittore buranello Antonio Tisbe Tagliapietra.