L’opera prima di Susanna Bissoli disegna le diverse fasi della vita della protagonista, circondata da un coro fatto di personaggi reali e surreali, destinati a rimanere nella memoria.
Dei racconti brevi che fanno un romanzo e dai quali si srotola una vita intera. Una protagonista che fin dalle prime pagine, nelle quali il lettore la conosce da bambina, rivela un carattere decisamente anticonformista e uno sguardo curioso e attento verso le cose e le persone. Caterina sulla soglia, il primo lavoro di Susanna Bissoli, è insieme una scoperta ed un ritorno a qualcosa di familiare. Si scopre una scrittura che scorre leggera e lieve, capace di narrare pezzi di vita personale e familiare e, contemporaneamente, proprio per merito di questa stessa scrittura, ci si ritrova a guardare al proprio passato personale, trovando somiglianze e ricordi simili a quelli descritti sulla pagina.
Viaggiamo nella vita della protagonista attraverso delle fotografie fatte di parole e disposte in ordine quasi sempre cronologico. Conosciamo Caterina da piccola, la seguiamo adolescente e poi donna a fianco di un compagno. Ed infine, le stiamo a fianco dopo un periodo di malattia.
Quello che rende viva, intensa e colorata questa raccolta di racconti è la capacità di Susanna Bissoli di disegnare dei personaggi reali: un nonno fuori dagli schemi, dei genitori che negli anni si scoprono profondamente lontani l’uno dall’altra, un amore in equilibrio, un immigrato studente ed un anziano in fuga da una casa di riposo. Per ognuno di loro, così come per ogni fase della vita, l’autrice utilizza la lingua come controcanto alle immagini. Il dialetto veneto e il greco, l’italiano dritto e quello storpiato dei migranti raccontano, al pari del resto, pezzi della vita di Caterina.
Ciò che rende questo lavoro una sorpresa letteraria è il modo in cui Susanna Bissoli riesce a dipingere piccoli quadri destinati a comporre un affresco generale: non esiste retorica, né uno sguardo malinconicamente furbo verso il passato, in questi racconti. Ciò che c’è, invece, è una serie di scatti di foto che costituiscono un inno alla memoria, intima e personale. Non ci sono artefatti e trucchi, solo la limpidezza e l’obiettività di chi, a distanza di anni, si guarda indietro con la consapevolezza della maturità e osserva quello che è stato.
Un libro lieve e sincero, quindi, come un album di famiglia. Ed un’autrice che usa le parole con sapienza, dimostrando il loro valore ed il loro peso, che nella prosa di Caterina sulla soglia diventano preziosità e leggerezza.
Susanna Bissoni, Caterina sulla soglia, Terre di Mezzo, 2009, pp. 101, € 10,00.