“99 Homes” di Ramin Bahrani

Il buono, il mutuo e il cattivo

Venezia 71. Concorso
Orlando, Florida. Dopo aver perso il lavoro, l’operaio Dennis non riesce più a pagare le rate del mutuo e viene sfrattato di casa insieme a suo figlio e sua madre da Mike Carver, uno spietato immobiliarista al soldo delle banche. Ben presto però sarà proprio Carver ad offrire un lavoro a Dennis; lui accetta ed in poco tempo il business di Carver si rivela molto redditizio e Dennis riuscirà persino a ricomprare la casa perduta infierendo su altre famiglie che, come la sua, non hanno mai chiuso il debito con le banche, cercando di soffocare dentro di sé il rimorso.

Ci sono i deboli e i forti, i diavoli e i santi, da un lato l’affarista cattivo cattivo che lo fa solo per i soldi (e un pizzico di rivalsa sociale) nella sua villa di marmo e dall’altro la povera gente che tira a campare per salvare la propria casetta in periferia. Non ci sono sfumature nell’universo americano di Bahrani (già alla Mostra nel 2012 con At Any Price), regista a metà strada tra un cinema dall’afflato indipendente e un manicheismo ormai assente persino nel più semplicistico dei film mainstream, nonostante la sceneggiatura firmata insieme ad Amir Naderi e Bahareh Azimi.

Bahrani fallisce nel tentativo di realizzare un film sociale perché il tema politico perde ogni complessità al di là di un bipolarismo favolistico da orco e fatina.
Così, ad esempio, l’immobiliarista Mike Carver (Michael Shannon) resta dalla prima all’ultima scena una figurina malefica, maschera di un “sistema” (come afferma lo stesso regista) capitalista-economico-governativo-giustiziario-chipiùnehapiùnemetta che opprime la-gente-comune.

Ma perde anche l’occasione di concentrarsi sui suoi personaggi e restituirne un universo interiore sfaccettato. Carver è cattivo perché in fondo lo disegnano così, mentre il nostro protagonista (interpretato da Andrew Garfield) rimane in bilico costante tra bene e male, quasi schiacciato lui stesso da questo dualismo senza via di uscita: o ti butti di qua o di là, si può essere vittime o carnefici ma per il chiaroscuro della vita non c’è posto.

E così, quando la-gente-comune arriva a brandire il fucile per difendere il suo orticello, il piccolo mondo morale di Bahrani porta quasi lo spettatore a giustificare la pistola non tanto in quanto atto di esasperazione, ma proprio perché sono il povero individuo ed il suo spicchio di sogno ad essere minacciati. Il sogno in sé, quello non viene mai messo in discussione. Perché in fondo, è sempre meglio pensare che da qualche parte il diavolo è fuori pronto a corrompere il primo Faust che passa, piuttosto che nascosto tra le piume delle ali degli angeli.

Titolo originale: 99 Homes
Nazione: U.S.A.
Anno: 2014
Genere: Drammatico
Durata: 112’
Regia: Ramin Bahrani
Cast: Andrew Garfield, Michael Shannon, Laura Dern, Noah Lomax, Tim Guniee, Clancy Brown
Produzione: Hyde Park Entertainment, Noruz Films
Distribuzione: Hyde Park International
Data di uscita: Venezia 2014 – In Concorso