A Venezia I F.lli Lumiere e le origini del cinema

Tre incontri dedicati alla storia del cinema

Pomeriggi interessanti quelli passati alla Biblioteca Querini Stampalia a Venezia nel centralissimo Campo S.M.Formosa. Nei giorni 9 – 15 – 16 Febbraio l’Alliance Française de Venise ha organizzato 3 incontri per ricordare i F.lli Lumiere a la Ciotat e a Venezia. Ai dibattiti hanno preso parte Emmanuelle Ferrarri responsabile dei progetti cinematografici del Comune del Ciotat e Carlo Montanaro storico e critico cinematografico. Incontri interessanti dicevo, sia per i contenuti esposti (veri e propri tuffi nella “realtà” di quel cinema ormai così lontano) che per le immagini (rare e talune inedite) che il prof. Montanaro è riuscito a trovare.

I F.lli Lumiere e le origini del cinema. Già questo titolo porta ad una domanda a cui non sempre si è data una risposta: quanto ammonta il debito che abbiamo nei confronti di questi fratelli così geniali, alle loro prime immagini, datate 1895, quando mostrarono al mondo il risultato finale a cui erano arrivati? Forse non sapremmo mai o forse perché una risposta non la sappiamo ancora dare. Restano così le immagini quelle che un po’ conosciamo tutti (il treno che arriva ad una stazione e atterrisce gli spettatori presenti in sala creando panico e un fuggi fuggi generale) così come le prime in assoluto di Venezia fatte dagli stessi Lumiere che girarono con la cinepresa, appoggiata forse su una imbarcazione, nemmeno un minuto di pellicola, ma tanto bastò a portare in giro per il mondo il mito di una città così particolare.

Da questi incontri sono usciti così i rilievi di un’operazione (quella di produrre immagini) che ampliava e modificava il senso stesso della modernità e dilatava l’occhio della gente in un modo mai pensato prima… Grazie poi alla Pathè e alla Gaumont, le prime case di distribuzione francese, le pellicole girano per l’Europa, meravigliando milioni di persone sempre più affascinate e curiose per le meraviglie che il mondo della celluloide sa loro offrire. Il cinema entra così nel sociale, dapprima in punta di piedi, poi in maniera sempre più decisa. Dapprima era un semplice divertimento fatto per stupire anzitutto, poi vuole provare a dare forma e contenuto alla vita stessa, inquadrandola nella sua realtà quotidiana. Filmano tutto quello che vedono: la gente anzitutto, le poche macchine che passavano per le strade, le carrozze con i cavalli. Allargano poi la visione a tutto il resto. Non era ancora “cinema” nella considerazione che abbiamo noi oggi, ma tutto cominciò così…

Ai Lumiere si affianca poi George Meliès con le sue storie fantastiche, tutte costruite tagliando e incollando parti di pellicole che venivano poi impressionate su altre pellicole vergine, creando così quegli effetti scioccanti di cui Meliès era ritenuto un vero e proprio inventore.
Non meno interessante dei filmati gli oggetti portati dal Prof. Montanaro direttamente dal suo archivio personale: i primi visori per immagini, la dinamica del movimento fatta con uno strumento a manovella su cui scorrevano fotografie adagiate su una scatola dalla forma rotonda ecc.
Insomma un bel viaggio su un mondo che continua a parlarci e a stupirci, con tutto il suo carico di fascinazione.