“Complici del Silenzio” di Stefano Incerti

Per non dimenticare

Stefano Incerti torna, ancora una volta, a fare cinema d’impegno. Questa volta alla base della storia c’è il governo militare di Videla nei giorni del Mundial del 1978. Una dittatura, quella argentina, che tra il 1976 e il 1983 privò il suo popolo dei più elementari diritti costituzionali, dalle attività politiche a quelle sindacali passando per la libertà di stampa, ma è ancor più conosciuta per aver fatto “scomparire” la maggior parte di coloro che la ostacolarono: giovani, studenti universitari, giornalisti, comuni cittadini, attivisti politici. Tutte queste persone fanno parte della lista dei cosiddetti “desaparecidos”, uomini e donne lanciati da aerei nell’Atlantico o sepolti, chissà dove, in fosse comuni. Una di quelle tragedie umane che la Storia ha seppellito con le sue vittime.

La vicenda narrata ha per protagonista il giornalista sportivo italiano Maurizio Gallo, andato lì come inviato per seguire quei famosi mondiali di calcio e far visita allo zio, emigrato da molti anni a Buenos Aires e perfettamente integrato al tessuto sociale, e alla sua famiglia. Ma sin dal suo arrivo, l’uomo capisce che qualcosa non va nel governo del Paese che lo sta ospitando. E quel vago sentore diventa immediatamente realtà quando, dopo aver allacciato una tormentata relazione con Ana, una guerrigliera che si oppone alla dittatura in vigore, vede con i suoi occhi ciò che viene perpetrato ai danni della cittadinanza locale. Suo malgrado si ritroverà coinvolto nella lotta per la libertà, il cui prezzo da pagare sarà alto per tutti, compresi i “complici del silenzio”, coloro che di fronte all’evidenza si voltarono da un’altra parte.

Il regista realizza, nonostante qualche sbavatura di ordine retorico, un solido lavoro sia nell’ambito meramente filmico, complice un montaggio serrato, che in quello della ricostruzione storica di quei terribili giorni, che videro sgorgare anche il sangue di molti italiani. Infatti, il film risulta compatto e dotato di caratteristiche che mescolano parametri del cinema di genere con quelle del cinema d’autore. La pellicola, inoltre, si avvale di un buon cast e di una splendida e commovente colonna sonora, che diventa parte integrante della vicenda. Ne esce fuori un’opera ben fatta, che molto deve allo stile di Francesco Rosi, di Costa-Gavras (si vedano, in particolare, Z-L’orgia del potere e Missing – Scomparso) e, in generale, al cinema realizzato da lì a poco tempo su tali argomenti (Un anno vissuto pericolosamente di Peter Weir, Sotto tiro di Roger Spottiswoode, Urla del silenzio di Roland Joffé, ecc.) per i toni con i quali si approccia agli eventi messi in scena.

Complici del silenzio è sicuramente uno dei migliori film italiani degli ultimi tempi e il suo regista una mosca bianca nel panorama nostrano attuale per come riesce a denunciare le ideologie totalitarie attraverso un cinema asciutto e incisivo che oggi appare demodé. Incerti scrive la sceneggiatura avvalendosi della collaborazione di Rocco Oppedisano (giornalista italiano che vive da molti anni in Argentina) e, come già aveva sottolineato ne L’uomo di vetro, risveglia nello spettatore un senso sociale e politico, dimostrando, così, una netta analisi del singolo, privato dei suoi diritti costituzionali e schiacciato dallo Stato.

Il tutto in concomitanza con un anno, il 1978, che, guarda caso, risulta emblematico proprio per la Storia italiana, ossia il rapimento e l’assassinio di Aldo Moro. Evento che, nel film è appena accennato, ma rimane intersecato anagraficamente con il più banale degli eventi di aggregazione di massa (il mondiale di calcio), quasi a sottolineare la multilateralità della natura politica rappresentante gli eventi in sé e i suoi elementi umani intersecate con le molteplicità scaturite da essi. Ma prima di questo, della politica e della Storia, Complici del silenzio è, soprattutto, uno sguardo sociologico e sociale di quel doloroso momento vissuto dai popoli latino-americani. Un passato, il loro, che è anche il nostro. E l’aria di quei terribili istanti si respira palesemente nella pellicola di Stefano Incerti.

Titolo originale: Complici del silenzio
Nazione: Italia
Anno: 2008
Genere: Drammatico
Durata: 103’
Regia: Stefano Incerti
Cast: Alessio Boni, Giuseppe Battiston, Jorge Marrale, Florencia Raggi, Víctor Hugo Carrizo, Juan Leyrado, Daniele Tedeschi
Produzione: Surf Film, Malkina, Duque Film, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Distribuzione: Mediaplex
Data di uscita: 17 Aprile 2009 (cinema)