E’ un film inquietante, e così meravigliosamente rivelatore, quello di Alex Infascelli, dal 3 Maggio disponibile in tutte le edicole, allegato a L’Espresso o a La Repubblica. Il film esce direttamente su DVD senza passare dalle sale, coraggioso esperimento di diffusione del prodotto cinematografico.
Un nuovo modo di concepire il cinema e la distribuzione, proposto da 52Film Srl, la casa di distribuzione fondata dallo stesso Infascelli nel 2004, e dalle società Film Maker e Digital Desk, che da sempre si sono distinte nella ricerca e produzione di cinema digitale, insieme a Luna Film, Minerva Production & Marketing, Normal 67, Stemo Production.
H2Odio è la storia di Olivia, Summer, Ana, Christina e Nicole, giovani donne dei giorni nostri, ognuna proveniente da culture diverse, origini e storie familiari distinte, ma tutte molto belle, privilegiate e naturalmente sole.
Un’isola, ipotetico paradiso.
Una casa deserta, dove da tempo manca il calore e la presenza di qualcosa di vivo.
Una di loro, Olivia, la padrona di casa, propone di seguire una dieta purificatrice a base di acqua. Solo lei, però, sarà determinata a perseguire questo intento, mentre le altre amiche cercheranno di rompere il digiuno e questo inquietante patto e mangiare, a sua insaputa, le provviste portate da casa, con devastanti conseguenze sull’equilibrio dei loro rapporti.
Si scopriranno cinque giovani donne, ostinatamente aggrappate alla realtà in cui vivono, che cercano di mettere alla prova loro stesse e la propria resistenza fisica per perseguire un bisogno primario di riscatto. Ognuna di loro è motivata da qualcosa di tangibile, di concreto, di terrestre.
Solo Olivia sembra mossa dal desidero di staccarsi dal “residuo” di qualcosa che da sempre si trascina dietro e di ritrovarla “fuori da sé”.
Molti spettatori si riconosceranno in quella sensazione di costante perdita e indefinita attesa. Come se mancasse sempre un pezzo per completare il puzzle.
Alcuni uomini avvertono dentro di sé un lato oscuro, inafferrabile.
Scontrarsi con la realtà, quando la mente vive sospesa per aria, al di fuori di sé, può risultare terribilmente traumatico. Olivia, la protagonista del film, combatte questa sua ambivalenza.
Così come combatte quel delirante desiderio contraddittorio di rendere chiaro e, nello stesso tempo, di rimuovere ciò che di più oscuro ha dentro, nella solitudine, con il rancore, la fame d’amore e tutti i fantasmi del passato che la portano a sconfinare oltre il dolore, oltre la sofferenza, oltre ogni limite di sopportabilità, in una ostinata e continua ricerca di verità, di purezza. Il desiderio di annientare la vulnerabilità del corpo, di renderlo supremo, divino, svincolato da ogni bisogno primario, di nutrimento, di cure, di amore.
Da qui, la necessità di purificarsi, di redimersi, di rinascere.
L’acqua diventa per Olivia l’emblema di questo bisogno e nel contempo il mezzo per soddisfarlo.
Il film può non sembrare chiaro. Specie se non si hai dimestichezza con intuizioni oniriche, visioni o l’immagine di Lilith.
L’angoscia di scoprire, ad ogni successiva scena, qualcosa che possa ulteriormente turbare, mentre alla fine viene fuori, prepotentemente, la vita.
Il film non ha la pretesa di insegnare a vivere, ma aiuterà sicuramente tutti coloro che riusciranno a trovarne la corretta chiave di lettura, a leggere tra le righe, nel proprio DNA, nel grembo materno.
Forse Olivia, così inconsapevole, non è la sola a portarsi dietro l’embrione “disgiunto da sé” che non ha avuto la fortuna di venire alla luce.
Solo alla fine, tutte le immagini inspiegabili e inquietanti del film prendono forma, e come un cielo che si schiarisce all’orizzonte dopo una tempesta, arriva come una liberazione la tanto attesa risposta.
REGIA:
Alex INFASCELLI
PRODUZIONE: Italia – 2006 – Horror
DURATA: 88′
INTERPRETI:
Chiara Conti, Mandala Tayde, Anapola Mushkadiz, Olga Shuvalova, Claire Falconer, Carolina Crescentini, Mauro Coruzzi
SCENEGGIATURA: Alex Infascelli – Vincent Villani
FOTOGRAFIA: Arnaldo Catinari
SCENOGRAFIA: Eugenia Di Napoli
MONTAGGIO: Consuelo Catucci
COSTUMI: Annapaola Brancia D’Apricena
MUSICHE: Harvestman