Parto da Cagliari, dove sto trascorrendo le vacanze, con largo anticipo e assieme ad un amico mi dirigo verso Olbia.
Il concerto di Masini è previsto per le ore 22:00 e quando arriviamo, all’incirca tre ore prima, le persone in attesa sotto il palco sono davvero poche, probabilmente colpa della nulla pubblicità riservata all’evento.
La piazza comincia a riempirsi e, con una ventina di minuti di ritardo, Marco sale sul palco.
Inizia con “Se potessi rinascere” e prosegue con un bel discorso circa lo scopo benefico della serata: il concerto è gratuito e quello che Masini ci chiede è una piccola offerta per aiutare la Lega italiana per la lotta contro i tumori.
Il discorso culmina con un lungo applauso del pubblico.
Il cantautore toscano ripropone vecchi e nuovi successi, ci offre più di due ore di musica e di forti emozioni.
Il concerto va avanti tra “Il niente” e “Caro babbo”, “L’uomo volante” e “10 anni”.
E’ però con “Vaffanculo”, canzone che dal momento della sua uscita mise Marco al centro di numerose polemiche, che la piazza risponde all’unanimità: tutti cantano, chiunque dei presenti in piazza conosce il testo di questa canzone e urla il suo sfogo.
A metà concerto Masini ci presenta la sua band, lo fa con una buona dose di ironia: è una qualità che non lo ha mai abbandonato e di cui pochi, prima della sua vittoria all’ultimo Festival di S Remo, si sono accorti.
E’ stato troppo spesso giudicato senza conoscere, non capito, sono state tratte facili conclusioni da una superficiale lettura dei suoi testi.
Il concerto si conclude con “10 anni”, canzone contenuta nell’album “Raccontami di te” e dedicata a noi fans.
Ed è proprio a questo punto che Masini riesce a farci sentire un’unica grande famiglia, tutti partecipi del suo essere artista.
Non è difficile percepire le forti sensazioni che ognuno di noi sta provando sotto quel palco forse perché Marco Masini sa dare voce a chi non ne ha, aiuta a crescere e a capire.
Le sue canzoni ora affrontano temi diversi che in precedenza, Marco è cresciuto ma non cambiato: urla sempre ciò che sente nel cuore e regala emozioni indescrivibili.
Un’ ultima riga per ringraziare il mio compagno di viaggio..