“TEATRO FESTIVAL PARMA”

Meeting Europeo dell’Attore

Si conclude con Third Generation, un progetto sperimentale prodotto da Habimah National Theatre di Tel Aviv e Schaubühne Lehniner Plaz di Berlino, il cartellone della XXVI edizione di Teatro Festival Parma, in scena mercoledì 29 ottobre alle ore 22.00 e giovedì 30 ottobre alle ore 21.00.

Third Generation è la seconda tappa di un progetto scritto e realizzato dalla giovane e coraggiosa regista israeliana Yael Ronen insieme a un team transnazionale. Il debutto della prima fase di questo Work in progress al Festival Theatre der Welt di Halle in Germania è stato salutato da un grande successo di critica e di pubblico.
Frutto dell’analisi famigliare e personale degli attori coinvolti, di nazionalità israeliana, palestinese e tedesca, Third Generation analizza il groviglio storico, sociale ed emotivo che unisce questi tre popoli, riconsiderando concetti come “memoria”, “colpa”, “rifiuto”, “colpevoli e vittime”; temi che giocano un ruolo importante nella storia dell’identità israeliana, tedesca e palestinese e nei rapporti fra questi paesi. Questo lavoro non propone una concorrenza tra i miti fondatori delle tre nazioni o addirittura una loro equiparazione. Third Generation, al contrario, è un avvicinamento vigile e consapevole ai fondamenti su cui si basa l’identità personale dei soggetti coinvolti e i loro rispettivi contesti nazionali. Il nostro pensiero e le nostre azioni oggi continuano ad essere condizionate da eventi accaduti oltre 60 anni fa, che nemmeno i nostri genitori hanno vissuto. – afferma Yael Ronen – Third Generation esprime il desiderio di trovare, in un processo artistico, l’equilibrio tra la comprensione di noi stessi, la nostra percezione del mondo e l’eredità del nostro passato. Cerchiamo di condurre un dialogo tra appartenenti alla terza generazione, definire interrogativi, analizzare, ricercare e trasmettere tutto ciò in una forma teatrale. Questa discussione è molto importante perché fra noi, esponenti della terza generazione, è presente un sentimento diffuso rispetto ad esperienze che, sebbene passate, continuano ad essere fondamentali anche oggi. Più precisamente è come se fossero presenti legami personali diretti che spesso però non sono tangibili.
Per discutere di questi complicati ed interessantissimi temi, al termine dello spettacolo, in lingua inglese, ebraica, araba e tedesca con sopratitoli in italiano, attori e regista animeranno un dibattito con gli spettatori. Il 29 ottobre lo spettacolo sarà preceduto alle ore 20.00 da Momik del Gesher Theater, mentre alle 19.15 prosegue l’appuntamento quotidiano con il Teatrogiornale di Roberto Cavosi.

Per informazioni e biglietteria 0521/230242 biglietteria@teatrodue.org www.teatrodue.org