“Due Giorni, Una Notte” di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne

Lavoro e Dignità

In concorso nell’ultima edizione del Festival di Cannes, ingiustamente e inspiegabilmente escluso dalla rosa dei premiati (un’onta incancellabile sulla presidente di giuria Jane Campion), Due Giorni, Una Notte è una cronaca umana e una storia politica “sulla crisi economica e sociale in cui versa attualmente l’Europa”.

Il nuovo film di Luc e Jean-Pierre Dardenne racconta la crociata e l’odissea di una giovane donna, Sandra (una splendida, equilibrata e coinvolgente Marion Cotillard), per tenersi il posto lavoro. Il suo stipendio è il necessario contributo per poter restare nella casa nuova e non tornare a vivere con i suoi due bambini nelle case popolari, perché lo stipendio del marito da solo non può bastare.

I due registi belgi, con il loro prezioso sguardo che non giudica, imperturbabile da ogni sentimentalismo nel raffigurare un’umanità disperata, raccontano la lotta per il Lavoro, la dignità che nasce dal Lavoro e le ingiustizie del mondo del lavoro.

Una giovane donna della classe operaia, Sandra, appena uscita dal buio della depressione, che l’ha tenuta in casa, viene licenziata a seguito di una votazione nella ditta per cui lavora. Il proprietario dell’azienda, appoggiato da un arrogante capo reparto, ha fatto votare i suoi colleghi: o riprenderla a lavorare o un bonus di mille euro.
_ Su sedici colleghi, quattordici hanno votato contro di lei.
_ Sandra, fragile e insicura, non se la sente di lottare, ha paura, teme reazioni furiose o rappresaglie contro di lei. Ma una sua amica e collega la sprona e, contro l’ingiustizia che ha subito, riesce a convincere il loro capo a rifare la votazione, avvenuta dietro minacce del capo reparto. E’ un venerdì pomeriggio e prima della nuova votazione, il lunedì mattina, Sandra, con l’amorevole supporto del marito (Fabrizio Rongione), ha due giorni di tempo, cioè tutto il weekend, per cercare di convincere i suoi colleghi a votare per lei.

E andando di casa in casa, Sandra, con la forza della disperazione, con l’imbarazzo dell’educazione, con la correttezza dell’integrità morale, scopre le realtà dei suoi colleghi: lavoratori che le sbattono la porta in faccia, lavoratori combattuti tra la solidarietà, la necessità di denaro e la paura della disoccupazione, alcuni le chiariscono “Non ho votato contro di te, ho votato per il mio bonus”, altri si sciolgono in un pianto straziante.

Due Giorni, Una Notte, raccontato con una semplicità spiazzante, è un pugno nello stomaco, è un dramma che grida contro le moderne tecniche di gestione.
_ I Dardenne, maestri di narrazione sociale, hanno realizzato un film che, senza fronzoli, ma superbamente composto, mette in luce un mondo in cui vale sempre la pena lottare, a prescindere dal risultato.

Titolo originale: Deux jours, une nuit
Nazione: Belgio, Italia, Francia
Anno: 2014
Genere: Drammatico
Durata: 95′
Regia: Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne
Cast: Marion Cotillard, Fabrizio Rongione, Pili Groyne, Simon Caudry, Catherine Salée, Batiste Sornin, Alain Eloy, Myriem Akeddiou, Olivier Gourmet, Christelle Cornil, Fabienne Sciascia
Produzione: Archipel 35, Eyeworks, Les Films du Fleuve
Distribuzione: Bim Distribuzione
Data di uscita: Cannes 2014
13 Novembre 2014 (cinema)