E’ stato il medico ebreo Max Nordau a parlare per la prima volta di “arte degenerata”; era il 1892 e Nordau aveva indagato i comportamenti della decadenza delle classi dirigenti. Sosteneva che gli artisti della sua epoca erano stati sedotti da nevrosi e dalla pazzia dei tempi e le loro opere erano espressioni di quel contagio, che portava a un’arte degenerata.
Il regime nazista di Hitler riparte da questo termine, che qui diventa un paradosso: siccome i mercanti ebrei erano sostenitori delle nuove correnti artistiche, il collegamento diventa evidente.

Il volto serio e tragico e la voce ferma di Toni Servillo raccontano e leggono non sono questo episodio, ma tanti altri in un complesso e preciso documentario, distribuito da Nexo Digital: Hitler contro Picasso e gli altri.

Tra i protagonisti del film anche Simon Goodman (che in scatoloni pieni di vecchie carte e documenti ha scoperto la storia della sua famiglia e della sua magnifica collezione d’arte, che comprendeva opere di Degas, Renoir, Botticelli, nonché il cinquecentesco “Orologio di Orfeo”. Larga parte della collezione era finita nelle mani di Hitler e Goering), Edgar Feuchtwanger (che nel 1929 fu il vicino di casa di Adolph Hitler, qualche anno prima che suo padre fosse deportato a Dachau, mentre dalla loro casa venivano sottratti mobili e libri preziosi) e Tom Selldorff (che è riuscito a recuperare quattordici opere appartenute alla sua famiglia cui furono sottratte negli anni ’30).

Il racconto di Servillo si intreccia a interviste di storici, protagonisti, avvocati, esperti d’arte, ebrei sopravvissuti e loro parenti e a immagini di repertorio. Diretto da Claudio Poli su soggetto di Didi Gnocchi e sceneggiatura di Sabina Fedeli e Arianna Marelli, con musiche di Remo Anzovino, è un documentario prezioso, interessante che tutti dovrebbero vedere.

 

Chagall, Monet, Picasso, Matisse, Klee, Kokoschka, Otto Dix, El Lissitzky. Artisti messi al bando, disprezzati, condannati eppure anche trafugati, sottratti, scomparsi. Sono trascorsi 80 anni da quando il regime nazista bandì la cosiddetta “arte degenerata”, organizzando, nel 1937 a Monaco, un’esposizione pubblica per condannarla e deriderla e, contemporaneamente, una mostra per esaltare la “pura arte ariana”, con “La Grande Esposizione di Arte Germanica”. Proprio in quegli stessi giorni cominciò la razzia, nei musei dei territori occupati e nelle case di collezionisti e ebrei, di capolavori destinati a occupare gli spazi di quello che Hitler immaginava come il Louvre di Linz (rimasto poi solo sulla carta) e di Carinhall, la residenza privata di Goering, l’altro grande protagonista del saccheggio dell’Europa.

L’arte degli -ismi, minaccia estetica del Reich contro l’arte classica.

Nell’agosto del ’45 da un interrogatorio alla segretaria di Goering emerge che che l’uomo selezionava le opere d’arte per sé e per Hitler: tra i suoi compiti c’era quello di compilare elenchi di dipinti, mobili, arazzi sottratti agli ebrei. Gli oggetti venivano poi conservati in rifugi antiaerei. Fino al ’44 quando tutto fu consegnato al mercante d’arte di Goering, W. Hofer che teneva per sé quello che non interessava al luogotenente di Hitler.


Si calcolano: 1376 dipinti; 250 sculture; 168 arazzi provenienti dalle razzie. Seicentomila capolavori sottratti. Il regime depredò la cultura di un popolo. Centomila da ritrovare. Alcuni musei, come in Olanda, ancora non hanno restituito le opere d’arte ai proprietari perché dichiarati tesoro nazionale. Alcuni ebrei cedettero quadri e altri oggetti inestimabili in cambio di un visto per l’espatrio; alcuni lo ottennero, altri finirono comunque nei campi di concentramento. Hofer collaborò poi con gli Amerincani aiutandoli a collegare il tesoro di Goering.

Hitler, rifiutato due volte dall’Accademia di Belle Arti di Vienna, voleva fondare il museo dei musei. ERR era l’unita speciale nazista, guidata da Rosengerb per il saccheggio dei territori occupati.

Com’è possibile essere indifferenti agli altri uomini?  La pittura non è fatta per decorare appartamenti. È uno strumento di guerra offensivo e difensivo contro il nemico”  Pablo Picasso

Titolo originale: Hitler contro Picasso e gli altri
Nazione: Italia
Anno: 2017
Genere: Documentario
Durata: 90′
Regia: Claudio Poli
Cast: Toni Servillo
Produzione: 3D Produzioni, Nexo Digital
Distribuzione: Nexo Digital
Data di uscita: 13 Marzo 2018 (cinema)