Proseguendo il proprio progetto decennale sull’Ottocento italiano la Fondazione Bano, in collaborazione con il comune di Padova e la regione Veneto, hanno inaugurato a Palazzo Zabarella per la stagione autunnale 2014 la più completa mostra antologica su Vittorio Corcos, pittore livornese di grande fama e maestria.
Nel 1933 Ugo Ojetti ebbe modo di scrivere: “Chi non conosce la pittura di Vittorio Corcos? Attenta, levigata, meticolosa, ottimistica: donne e uomini come desiderano d’essere, non come sono”. E’ proprio questa bellezza levigata che rende unica la pittura di Corcos e che lo distingue maggiormente dai suoi colleghi contemporanei come Giuseppe De Nittis e Giovanni Boldini. In Corcos si distingue una pittura più chiara, ben finita e definita, specialmente nei volti porcellanati delle sue dame che hanno fatto la sua fortuna a Parigi come nel resto d’Europa.
Di origini ebraiche, nato a Livorno nel 1859, dopo una prima formazione fiorentina il giovane Vittorio si trasferì a Napoli dove Domenico Morelli lo convinse a lasciare l’Italia per Parigi. Qui Corcos iniziò la sua ascesa, legandosi al mercante Goupil con un contratto di 15 anni e iniziando a frequentare i salotti della Parigi per bene. E’ da questi salotti che provengono i volti femminili di giovani donne, signore dell’alta società ma anche splendide bambine dai capelli dorati i cui sguardi sognanti Corcos riesce ad intrappolare nella tela con pennellate sottili e precise.
E questo sguardo è la chiave di volta di tutta la sua pittura: occhi magnetici, brillanti e vivaci che ti fissano e ti rapiscono trasportandoti all’interno di salotti e paesaggi, forse a volte un po’ leziosi, dove la bellezza e la delicatezza regnano sovrane. Nelle sue tele, spesso di grandi dimensioni Corcos riversa nel volto e negli occhi tutta la sua maestria, per poi lasciare spesso i contorni svolazzanti, caratterizzati da rapide pennellate più vicine ai tocchi nervosi di Boldini e più generalmente alla pittura fin de siècle.
I soggetti moderni rappresentati dal pittore illustrano uno spaccato dell’alta società europea, in particolare quella italiana e parigina che ben si accomodavano con il gusto dell’epoca e che gli valsero in poco tempo fama e ricchezza. Le dame francesi, con il loro atteggiamento spregiudicato e seducente, sono i soggetti ideali delle tele di Corcos, quasi fossero le protagoniste della letteratura del Decadentismo dell’epoca.
Una mostra da assaporare con calma ed eleganza, in silenzio per non disturbare i nobili che animano le sale del palazzo e concedendosi, anche solo per un momento, di essere trasportati nel sogno di una società che oramai stava mutando ma che vuole a tutti i costi conservare la propria luminosità e bellezza eterna.
CORCOS. I sogni della Belle Époque
Dal 6 settembre al 14 dicembre 2014
Palazzo Zabarella – Via degli Zabarella 14, Padova
Orari:
dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 19.00
(la biglietteria chiude alle ore 18.15)
Chiuso i lunedì. Aperto lunedì 8 dicembre
Biglietti:
Intero € 12,00
Ridotto € 10,00 Over 65 anni.
Ridotto € 6,00 Ragazzi dai 6 ai 17 anni (minorenni), studenti fino ai 25 anni.
http://www.zabarella.it/mostre/corcos/