Daniela Di Pede è una giovane pittrice materana che, come lei stessa sostiene, vede l’arte come deformazione della realtà.
Le sue opere conferiscono, certo, una originale interpretazione ai sentimenti come alle figure umane, che nei suoi quadri assumono le sembianze di docili ciclopi, figli di creature mitologiche, di ninfe e misteriose presenze.
E’ questa la cifra espressiva con cui Daniela interpreta l’amore. Ed è quanto traspare nell’omonima opera, “L’amore” appunto, nella quale i due amanti sono intensamente legati da un filo e sovrastati da un esteso cuore composto al centro del quadro. E’ l’amore assoluto che protegge l’intenso sentimento. La forma del cuore e il rosso denso spadroneggiano nell’opera e donano più calore, in una giocosa piramidale sensazione. In “Maternità nera” una donna araba stringe a sé due creature: vige l’eterno senso materno che sconfina oltre ogni misura di spazio e di tempo.
Ecco l’arte come deformazione della realtà. “Esiste la realtà, concreta, – ci dice la pittrice – con le sue sicurezze, le sue stabilità e le sue regole; ed esiste l’arte, strana, senza regole, libera da vincoli, indipendente insomma”. Ma dove trae ispirazione Daniela Di Pede?
“La mia fonte spesso è stata la moda; in passato la mia passione era quella di diventare stilista, di disegnare bozzetti di abiti e donne stilizzate, vestite della mia fantasia e della mia creatività. E così la mia pittura è stata coinvolta da quella originaria passione. Così i miei lavori rappresentano donne stilizzate ed armoniose, intinte di colori sgargianti e di decorazioni le più svariate. Forse inconsciamente amo ancora la moda”.
Non ha particolari modelli pittorici la giovane materana. “Posso dire solo –- ci conferma – che grazie allo studio di alcuni artisti, come Lucien Freud, ho cambiato il mio modo di dipingere per quanto riguarda la pennellata: prima molto liscia, quasi inesistente, ora molto più visibile, proprio perché preferisco vederla corposa e densa, cercando di dare al dipinto un “senso di movimento”. Assonanze cromatiche si possono rilevare anche nella pittura di una eccentrica Frida Kahlo, mitica pittrice messicana.
Diverse le esposizioni della giovane pittrice, soprattutto nella sua città, presso la Mediateca Provinciale, dove ha ottenuto importanti consensi di critica e di pubblico.