A Palazzo Reale in mostra Le Origini di Klimt

Dal 12 marzo al 17 luglio a Milano l'Esposizione Klimt. Alle origini di un mito

Saranno venti gli oli di Gustav Klimt che il pubblico potrà ammirare dal 12 marzo al 13 luglio 2014 a Palazzo Reale, a Milano. Una raccolta straordinaria se si pensa che sono 100 al mondo i dipinti e gli affreschi del maestro di cui si ha notizia e che il Museo Belvedere, in occasione del 150° anniversario della nascita di Klimt, ha esposto un totale di 40 oli nella grande mostra del 2012 che dava conto della formazione, dello sviluppo e dell’apice della carriera artistica del genio austriaco.

Il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia si è mostrato entusiasta di questo evento “Incontrare Klimt a Palazzo Reale è un privilegio per Milano, in virtù di un’affinità storica e ideale che continua. La creatività milanese, dall’arte al design, ha prolungato nei decenni la stessa forza dello Jugendstil, la stessa “rottura costruttiva”, per spingere il mondo un passo sempre più in là. Con Klimt ritroviamo la radice di questo slancio. La mostra indaga nel dettaglio gli anni della sua formazione presso la Kunstgewerbeschule e i lavori decorativi sul Ring, ma dedica pure grande spazio agli splendidi ritratti femminili, ai lavori simbolisti, ai documenti della vita pubblica e privata di un autentico mito europeo. Milano è grata a Vienna per questo splendido regalo di primavera: Klimt è il benvenuto perché sentiamo in lui molto di ciò che siamo”.

Klimt. Alle origini di mito accompagna il visitatore in un percorso alla scoperta di un artista divenuto mito attraverso alcuni dei capolavori più noti del maestro austriaco
che, ancora oggi, incantano e che in mostra i visitatori possono ammirare: da Adamo ed Eva alla Famiglia, dal Girasole a Fuochi Fatui, da Acqua in movimento a Salomè senza tralasciare i paesaggi evocativi come Dopo la pioggia o Mucche nella stalla e i grandi ritratti femminili.
_ La mostra si apre con il contesto famigliare: accanto a opere dei fratelli Ernst e Georg,sono esposti anche ritratti giovanili fatti da Gustav a membri della sua famiglia, nonché fotografie originali provenienti dal lascito dell’artista.
La seconda parte della mostra è dedicata all’apprendistato dei fratelli Klimt alla Scuola
d’Arte Viennese, nell’ambito della quale fondarono, insieme a Franz Matsch, la cosiddetta Künstler‐Compagnie (Compagnia degli Artisti): le opere presenti illustrano pertanto la formazione di Klimt pittore storicista e il suo rapporto con l’arte di Hans
Makart. Ampio spazio sarà riservato all’epoca della Künstler‐Compagnie, fino alla morte di Ernst Klimt nel 1891. Grazie soprattutto a bozzetti di grandi dipinti decorativi per teatri e musei, si potrà capire perché i tre artisti s’imposero quali successori di Hans Makart, allontanandosi tuttavia dal suo stile neo‐barocco.

L’Assessore alla Cultura, Filippo Del Corno ha evocato la fase della Secessione “Gustatav Klimt è il protagonista della Secessione viennese e della spinta profonda che il movimento austriaco impresse al rinnovamento dell’arte europea. A poco più di centocinquant’anni dalla nascita dell’artista, la mostra a Palazzo Reale, realizzata in collaborazione col Belvedere di Vienna, ripercorre la sua vicenda artistica e personale.
I capolavori in mostra, risalenti alle diverse fasi della vita di Klimt, sono accompagnati da una ricca documentazione che ricostruisce il contesto di formazione della personalità dell’artista fin dalle prime esperienze giovanili. Dai celebri ritratti femminili ai paesaggi, fino alle ultime opere incompiute, il percorso accompagna il pubblico fino alla ricostruzione della sala klimtiana della mostra del 1902 in onore di Beethoven.

Nell’ambito di un progetto culturale che vede Milano tornare definitivamente al centro del panorama dei grandi eventi espositivi internazionali, questa mostra rappresenta un capitolo di notevole qualità e importante significato.. Qui una scelta di opere della prima fase della Secessione diventa dunque testimonianza del rifiuto definitivo della tradizione storicistica e del successivo passaggio all’avanguardia internazionale”.
_ Infatti, due sale saranno dedicate al ritratto e al paesaggio, generi prediletti da Klimt dalla fondazione della Secessione. Tre importanti ritratti femminili ‐ Signora davanti al
caminetto e i due Ritratto femminile ‐ eseguiti da Gustav Klimt tra il 1894 e il 1898, approfondiscono il primo tema, illustrando, al tempo stesso, il particolare rapporto
dell’artista col genere femminile. In esposizione anche alcune lettere d’amore scritte a Emilie Flöge, scoperte in tempi recenti, che gettano luce sull’intimità della sua vita
amorosa.

Nella sala dei paesaggi, oltre a due importanti dipinti di Klimt – Dopo la pioggia e
Mucche nella stalla ‐ è offerta una panoramica sul paesaggismo austriaco del tempo, dalle prime tendenze impressionistiche di fine Ottocento ai dipinti secessionisti di Carl Moll e di Koloman Moser.
Altri due dipinti, Fuochi fatui e La famiglia, illustreranno la pittura simbolista di Klimt, sezione che conclude l’esposizione.

E’ una mostra coraggiosa e innovativa, che punta l’attenzione sull’importanza delle origini.

La mostra su Klimt resterà visitabile fino al 13 luglio. Il costo d’ingresso è di 11 Euro. Questi gli orari d’apertura: lunedì 14.30-19.30; da martedì a domenica 9.30-19.30; sabato e giovedì 9.30-22.30.