La scienza o il linguaggio? Qual é il pilastro della civiltá? L’intrigante regista di Sicario e di Prisoners dirige un thriller di fantascienza, affascinante nella sua precisione, basato sul racconto Story of Your Life scritto da Ted Chiang. Denis Villenueve, con un montaggio che evoca Nolan, sonda il concetto della percezione del tempo, la comunicazione tra civiltá, l’esperienza del futuro.

Louise (Amy Adams), una linguista di fama mondiale, e Ian (Jeremy Renner), un fisico imageteorico, vengono convocati dai vertici dell’esercito militare americano. Navicelle aliene sono atterrate in varie parti del globo. I governi mondiali cercano di stabilire una for,a di comunicazione con la razza aliena. Nel Montana, Louise adotta un personale metodo per stabilire un dialogo con gli alieni e ottenere, così, la principale informazione pretesa dal Governo: qual é il loro scopo sulla Terra.

Sembrerebbe uno dei tanti “incontri ravviciniati” cui il cinema ci ha abituati. Da un certo punto di vista potrebbe anche esserlo nei primi passi di avvicinamento. Ma oltre lo schermo, che separa la razza umana e quella aliena, c’è un dramma e c’è un’indagine poetica e matura sulla ricerca universale di una comunicazione comune, per instaurare un rapporto.

imageUna trama circolare, come circolare é la forma del linguaggio sonoro di queste creature, dá energia non solo alla trama stessa, ma anche alle riflessioni dello spettatore. Arrival é un film che fa pensare per le sue implicazioni, che riguardano l’incapacitá di molti di sforzarsi e trovare più punti di incontro tra varie culture, utilizzando la scienza unita alla complessità imagedella sfumature del significato delle parole. Arrival ha un cuore visionario, audace e toccante nell’affrontare anche il tema drammatico della conoscenza del futuro e delle scelte che questo dono o maledizione comportano. E Amy Adams attraverso il suo personaggio trasmette, con forte sobrietà, un amore che va oltre i confini della realtà.