Anticipazioni e rumors sui film presenti alla Mostra del Cinema di Venezia 2007

Previsioni per una spettacolare 64. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica

VENEZIA. Non manca molto ormai al momento in cui tutti i nodi saranno sciolti e l’attesa soddisfatta. Ma se la data fissata per la conferenza stampa ufficiale della 64. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica è il 26 luglio, resta ancora il tempo per azzardare alcune previsioni (molte avvedute, altre decisamente più incaute).

La battaglia tra festival internazionali impazza, anche se cavallerescamente non dichiarata, almeno sulla carta. Con l’aggiungersi della Festa romana, ad ottobre, la competizione per gli autori e i film che andranno ad aprire la stagione si fa ancora più serrata (se già non bastasse la concorrenza del sempre crescente Toronto Film Festival). Ma quella di quest’anno sarà per Venezia l’edizione del 75° Anniversario, un compleanno che corona la Mostra come il festival cinematografico più antico al mondo. Inoltre, il 2007 segna anche la scadenza del mandato del super-direttore Marco Müller, invidiato e corteggiato da festival di mezzo mondo. E certamente non vorrà andarsene – sempre che non si abbia la lungimiranza, anche dei futuri vertici della Biennale, di convincerlo a restare – con un festival sottotono. Dunque le buone premesse ci sono, qualche certezza c’è già e qualche bella sorpresa potrebbe allietare un cartellone potenzialmente succulento.

Partiamo brevemente dalle già diverse sicurezze in programma, per entrare poi nello specifico dei film. Sarà l’edizione di Tim Burton, giovane Leone d’Oro alla carriera a cui verrà dedicata un’intera giornata di eventi speciali il 5 setttembre; ma un Leone d’Oro Speciale, quello del 75° anniversario, se lo aggiudicherà anche il pluripremiato Bernardo Bertolucci, del quale verranno riproposti, restaurati, La strategia del ragno e il documentario La via del petrolio. La quarta edizione della Storia Segreta del Cinema Italiano sarà rivolta al Western all’italiana, patrocinata e sostenuta dal più sfegatato dei fan del genere, Quentin Tarantino. Alexander Kluge, teorico del Nuovo Cinema Tedesco, infine, sarà omaggiato da una retrospettiva dei suoi film e allo stesso tempo egli stesso proporrà un composito assemblaggio di materiali che rileggeranno la storia del cinema secondo la sua personale visione.

Ma venendo alle pellicole che decreteranno o meno il successo della 64. Mostra di Venezia, sono già note quelle che apriranno e chiuderanno il festival, rispettivamente Espiazione (Atonement) di Joe Wright (già autore di Orgoglio e Pregiudizio), con Keira Knightley, adattamento dal fortunatissimo romanzo di Ian McEwan, e Blood Brothers (Tiantang kou), lungometraggio d’esordio di Alexi Tan, prodotto da Terence Chang e John Woo e ispirato a una pellicola di quest’ultimo, Bullet in the Head. Venendo dunque alle anticipazioni non confermate – riportate su diversi siti (da Cinecittà News a Cinematografo.it, passando per le date segnalate da IMDB), voci sempre più insistenti danno per molto probabile anche la partecipazione del nuovo thriller di Woody Allen Cassandra’s dream con Ewan McGregor, Colin Farrel e Tom Wilkinson, nonchè il ritorno in laguna del Leone d’Oro per Brokeback Mountain Ang Lee con una pellicola girata in patria, Lussuria (Lust, caution) con Tony Leung e Joan Chen.

Verosimile poi la partecipazione dell’attesissimo There will be blood, storia di petrolio e avidità, nuovo film del giovane autore cresciuto nella San Fernando Valley Paul Thomas Anderson, con Daniel Day Lewis. Le stesse chances sembrano averle l’originale biopic su Bob Dylan, I’m not there di Tood Haynes, in cui Christian Bale, Cate Blanchett, Richard Gere e Heath Ledger interpretano tutti la parte del menestrello folk e The nunny Diaries, commedia con Scarlett Johansson, Paul Giamatti, Chris Evans e Laura Linney. In molti poi puntano, e i fan lo sperano con tutto il cuore, che il geniale e tenebroso Tim Burton riesca a concludere per tempo e portare in dote il tanto invocato Sweeney Todd, con il divo Johnny Depp, Helena Bonham Carter e Alan Rickman.

Se la partecipazione Fuori Concorso di L’ultima legione, tratto dal romanzo di Valerio Massimo Manfredi e prodotto da De Laurentiis, sulle vicende dell’ultimo imperatore romano Romolo Augusto, con Sir Ben Kingsley, Colin Firth e la bollywoodiana Aishwarya Rai, sembra data per certa, molto gettonata pare anche la presenza, che certamente non può passare inosservata, del bel George Clooney, più facilmente in veste di attore con Michael Clayton di Tony Gilroy, in compagnia di Tom Wilkinson e Tilda Swinton, che in veste di regista per il suo Leatherheads.

Se le pellicole di tre grandi autori come Ken Loach, Eric Rohmer e Amos Gitai, rispettivamente It’s a Free World, Les amours d’Astrée et de Céladon e Désengagement, farebbero felice qualsiasi direttore di festival, nonché probabilmente tutti gli spettatori, c’è chi reclama a gran voce, azzardando non poco, l’ultima fatica del grande David Cronenberg, Eastern Promises, con Viggo Mortensen, Naomi Watts e Vincent Cassel e Shine a Light, documentario sui Rolling Stones del sempre amato Martin Scorsese.

Sul fronte italiano avanzano le candidature de I giorni e le nuvole di Silvio Soldini, con Margherita Buy e Antonio Albanese, La ragazza del lago di Andrea Molaioli, con la coppia Valeria Golino-Tony Servillo e Il disco del mondo di Riccardo Milani con un ricco cast composto da Kim Rossi Stuart, Michele Placido, Jasmine Trinca, Sandra Ceccarelli e Paola Cortellesi.
Da oriente invece, a cui come di consuetudine Marco Müller porrà molta attenzione, oltre ai già citati Blood Brothers e Lussuria, potrebbero sbarcare in laguna lo spettacolare The WorldLords (Tau ming chong) di Peter Chan, il dramma The sun also rising (Tai yang zhao chang sheng qi) di Wen Jiang e l’atipico Sukiyaki Western Django del celebre Takashi Miike.

Se non ci fosse già troppa carne al fuoco, e sicuramente il già ricco piatto proveniente dagli States potrebbe dirsi più che colmo se confermate anche in parte alcune di queste previsioni, potremmo aggiungere ancora qualche nome di sicuro interesse. Tra gli autori che più volentieri vedremmo alla 64. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica ci sono sicuramente Paul Haggis (In the valley of Elah), Sidney Lumet (Before the Devil Knows You’re Dead) e Neil Jordan (The Brave One); mentre qualche possibilità potrebbero giocarsela anche And When did you last see your father di Anand Tucker (con Colin Firth), Elegy di Isabelle Coixet (con Penelope Cruz e Ben Kingsley) e Haunting Party di Richard Shepard (con Richard Gere, Terrence Howard e Diane Kruger).

Fonti: Internet Movie DataBase (IMDB); Cinematografo.it; FilmTV; Cinecittà News; CINEblog.it.
FOTO: “Scarlett Johansson – The Black Dahlia” Film d’apertura della 63. Mostra Internazionale d’arte Cinematografica di Venezia
Foto a cura di Romina Greggio
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