“Azul osuro casi negro” di Daniel Sánchez Arévalo

La precarietà del lavoro e dei sentimenti

Giornate degli Autori
Azzurro scuro quasi nero è il colore che più identifica la vita dei personaggi di questa pellicola: Jorge, Antonio, Paula, Natalia e Israel. Ragazzi indecisi, smarriti, alla ricerca di una propria identità, e con poche speranze per il futuro.

Il destino incerto sembra segnato per tutti: Jorge che, con una laurea in economia, non riesce a trovare lavoro perché al momento è impiegato come portiere e assiste il padre malato; Antonio, fratello di Jorge, sta scontando una pena in carcere; Paula, anche lei in carcere, cerca di avere un figlio da Antonio per migliorare la condizione della detenzione; Natalia, amica di Jorge, sembra avere un brillante futuro nel settore farmaceutico e sembra non curarsi dei sentimenti di Jorge; Israel, amico di Jorge, cerca di risolvere i problemi con il padre.

Le loro vite si trascinano giorno dopo giorno nel grigiore quotidiano, mentre i loro sentimenti si confondono, e non riescono ad accettarsi per quello che sono, con i loro limiti e loro qualità. Il colore delle loro esistenze è destinato a cambiare solo quando qualcosa di nuovo entra nei loro cuori e li fa sperare di nuovo, quando riusciranno a vedersi veramente dentro e a capire le loro reali priorità.

Le storie raccontate sono dolorose, amare, e il regista riesce ad intrecciarle e a descriverle con una buone dose di ironia e semplicità, senza cadere nel banale, riuscendo a mettere in evidenza il tema della precarietà tanto del lavoro quanto dei sentimenti.
Grazie alle capacità degli attori, al buon lavoro di montaggio e alla bella fotografia, Arévalo offre una visione leggera, inedita e colorata di un universo che altrimenti diventerebbe troppo drammatico e pesante.

Non prendersi troppo sul serio e trovare un percorso personale sembra essere il consiglio che emerge dalle storie presentate nella pellicola.
Arévalo è riuscito a costruire un film che riesce a far sorridere delle difficoltà della vita ma non in modo superficiale, e che lascia aperta la speranza che questo azzurro scuro quasi nero possa forse diventare un azzurro cielo.

anno 2006
durata 105′

35 mm,
Spagna
regia di Daniel Sánchez Arévalo
Sceneggiatura: Daniel Sánchez Arévalo
Cast:Quim Gutiérrez (Jorge),
Marta Etura (Paula),
Raúl Arévalo (Israel),
Antonio de la Torre (Antonio),
Héctor Colomé (Andrés)
Fotografia: Juan Carlos Gómez