“CINEMA & FUMETTO. I PERSONAGGI DEI COMICS SUL GRANDE SCHERMO”

Da Arcibaldo e Petronilla a Batman, il mondo dei comics e quello del cinema a confronto

“Mentre su New York calavano le prime ombre della sera, nella lontana Europa intanto…”, e precisamente a Parigi, nasceva il cinematografo per opera dei fratelli Lumière, e in Italia si apriva la “Prima Esposizione Internazionale d’Arte della città di Venezia”, senza dimenticare che Guglielmo Marconi dava gli ultimi ritocchi alla sua radio. Al di là dell’Atlantico intanto era nato un nuovo ed originale strumento di “comunicazione di massa”, ma soprattutto d’appagamento e relax: il “fumetto”, un genere di lettura che può essere: “Comico e tragico, avventuroso e romantico, prosaico e poetico […] il fumetto è tutto e il contrario di tutto.

È contraddittorio e paradossale, è cosa finita e indefinita, è conformista e insieme ribelle. Osservate bene quest’arte. Vi troverete la luce e l’ombra, la verità che andiamo cercando e il lato oscuro di ognuno di noi”, come lo definì Burne Hogart – il “Michelangelo” delle “nuvole parlanti” – uno tra i suoi più grandi interpreti degli anni ‘30 e tra i maggiori artefici del Tarzan illustrato. Nel suo concetto c’è tutto il fascino e l’illusione di quel mondo dorato definito, appunto, fumetto, una miscellanea d’immagini e testi che diverte ed incuriosisce, coinvolgendo genitori e figli.

Ora, presso il “Mart” di Rovereto, un’esposizione illustra le divergenze e le identificazioni fra fumetto e cinema. L’esposizione – curata da Roberto Festi – si svolge per fasi cronologiche, cominciando dai primi anni del ‘900 fino ad oggi, dando spazio alla produzione americana ed europea ed esibendo trentaquattro “big”, accreditati da oltre trecentocinquanta “pezzi” originali: manifesti cinematografici – spesso accostati ai bozzetti originali – tavole e “strisce” dei “comics”, costumi e foto di scena, colonne sonore e pubblicazioni d’epoca, il tutto riunito in un allestimento interessante. “Mi è stato chiesto svariate volte quale superpotere avrei desiderato avere… penso che quello che vorrei è l’immortalità, giacché credo di possedere tutti gli altri!”

A parlare è Stan Lee – il “veterano” disegnatore di fumetti dal 1939, nonché creatore dello “Uomo Ragno”, dei “Fantastici Quattro” e di “Hulk” – nell’intervista esclusiva inclusa nel documentario Cinema & Fumetto, che “Sky” ha realizzato per sviscerare la relazione che lega i due “media” più popolari del Novecento. Un itinerario che parte dalle comuni origini, verso la fine dell’800, per poi passare ai primi esperimenti d’arrangiamento nei “serial” per il cinematografo degli anni ‘40, gli episodi di Flash Gordon, fino a giungere all’esorbitante trionfo dei suoi film – realizzati fra la fine degli anni ‘70 e gli anni ‘90 -, Superman e Batman che, grazie allo sviluppo tecnologico e agli “effetti speciali”, hanno restituito sul “grande schermo” tutta la quintessenza del fumetto. “Il futuro è sempre più interessante nel rapporto tra cinema e fumetto, non solo perché ci sono i personaggi che possono interessare i grandi produttori cinematografici, ma perché ci sono anche le storie”, argomenta Luca Raffaelli – fra i massimi esperti italiani di fumetti e cartoons – che evidenzia come il rapporto fra i due generi sia sempre più intenso e abbia raggiunto condizioni visive inimmaginabili.

Si ritiene che il fumetto sia stato ed è una fonte d’infinita ingegnosità creativa per il cinematografo, da cui trarre trame fra le più sbalorditive. In alcuni casi, l’affinità tra cinema e fumetto è ancora più palese, ad esempio lo “storyboard” di un film – che è una rappresentazione, attraverso una serie di disegni, della storia che si vuole raccontare con il prodotto audiovisivo – è una specie di fumetto basato sul racconto per immagini e didascalie delle varie scene. Il fumetto è considerato quindi una specie di “fratello minore” del cinema. Sancire con rigore la sua nascita crea molti contrasti fra i suoi esperti: c’è chi lo considera come la legittima evoluzione del racconto per immagini, chi ne fissa la data al 1896, quale avo del fumetto corrente.

Per quanto riguarda il cinema non v’è dubbio, la sua nascita ufficiale risale al 28 dicembre 1895. Si tratta della memorabile serata in cui i fratelli Lumière proiettarono la prima pellicola della storia, presso una sala da biliardo al “Grand Café du Boulevard des Capucines” a Parigi, una cinquantina di secondi per far vedere ai suoi neofiti solo ottocento fotogrammi. Possiamo così affermare che Cinema & fumetto sono nati, in sostanza, simultaneamente e che fin dalla loro genesi si sono accostati spesso, e se è vero che da molte pellicole è stato tratto un “comic”, nella storia del cinema i film ispirati agli “eroi di carta” che hanno fatto epoca non si contano. Oltretutto, di recente, grazie all’applicazione del computer e degli “effetti speciali”, si sono ottenuti livelli impensabili fino a qualche tempo fa. Numerosi “tuttologhi” – il primo, in Italia, fu il semiologo Umberto Eco con il suo indimenticabile testo Apocalittici e integrati – e addetti ai lavori si sono più volte interrogati sull’esito di questi rapporti, non sempre giudicati felici nei risultati artistici, e la discussione ha rilevato sia le differenze sia le affinità tra cinema e fumetto.

Ad esempio Will Eisner, uno dei maestri del fumetto nordamericano, sostiene: “Nella nostra cultura il cinema e il fumetto sono i mezzi principali per la trasmissione di storie attraverso immagini… ma il loro rapporto col lettore è completamente diverso. Il cinema è un mezzo a cui si assiste, mentre il fumetto chiede ai suoi lettori partecipazione. Nel corso di un film, il lettore (spettatore) è confinato in un ambiente fortemente vincolato a trasmettergli un’esperienza virtuale, mentre nel fumetto il lettore è libero di leggere al ritmo che preferisce, inoltre gli viene richiesto una sorta di contributo intellettuale”. Messe da parte le discrepanti valutazioni fra esperti, questi “media”, quando hanno avuto modo di potere interagire, sono stati continuamente gratificati dal pubblico e i loro “flop” risultarono pochi, mentre i loro “boom” sono stati numerosi, un dato che merita un’attenta riflessione, poiché la sintesi tra questi mezzi d’espressione, seppur così diversi, non è mai facile né scontata.

Lo scopo che s’impone la mostra Cinema & Fumetto è di rilevare l’insieme di relazioni che questi media hanno, e continuano imperterriti a intrattenere, palesando una non comune abilità di ridefinire l’immaginario collettivo, tramite l’utilizzo della “narrazione per immagini”. Guidando e spesso perfino precorrendo metodi e tesi del Novecento, arte cinematografica e fumetto hanno interagito con esiti artistici a volte altisonanti, riuscendo ad essere perfettamente fruibili dagli “spettatori”.

A tale proposito lo “Studio Universal” ha realizzato un originale “video”, che sintetizza i “character” più sintomatici: vi si potranno così osservare Batman di Bob Kane e il suo “doppio” del regista visionario Tim Burton, Tex – a strisce – del celebre duo Monelli/Galep e la sua versione cinematografica con Giuliano Gemma. Un itinerario condurrà il visitatore da Diabolik a Kriminal, Valentina, Flash Gordon, Superman, Tintin, Asterix, Lucky Luke, il Principe Vaillant e Spiderman, ma alla fine sono gli enormi e policromi manifesti ad apportare a loro qualità ed estro. Infatti gli originali cartelloni americani – ideati per i divi Buck Rogers, Dick Tracy, Flash Gordon, Superman ed il classico Jim della Giungla – si abbinano alle esemplari realizzazioni dei cartellonisti di scuola italiana, di sicuro una delle prime a livello internazionale. Si potrà così notare come nei lavori di Anselmo Ballester, Renato Casaro, Enzo Nistri, il concetto dei vari generi è esaltato dalla corretta mescolanza fra l’opera d’arte e la sua “sintesi comunicativa”, elementi fondamentali per la loro affermazione al cinematografo. Un catalogo, appositamente creato, pubblica tutto il materiale vagliato per questa sbalorditiva esposizione, dove un ricco apparato iconografico è accompagnato da dettagliate schedature e dai contributi critici di Alfredo Castelli, Stefano Della Casa, Roberto Festi, Massimo Moscati, Maurizio Scudiero, Odoardo Semellini e Piero Zanotto che vagliano queste – perché no? – opere d’arte.

“CINEMA & FUMETTO. I PERSONAGGI DEI COMICS SUL GRANDE SCHERMO”
Mart, Rovereto (TN)
Contrà delle Barche, 57 – di fronte al Teatro Astra
Dal 3 marzo al 6 maggio 2007
Dalle ore 10,30 alle ore 13.00 – dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Dal martedì alla domenica
Ingresso 5,00 Euro intero, 3,00 Euro ridotto
Info: Assessorato alle Attività Culturali: Tel. 0444 222114 – 222101