“Come diventare bella ricca e stronza” fornisce alle donne delle istruzioni su come utilizzare gli uomini e appropriarsi delle loro ricchezze. Quest’opera, in modo divertente, svela i difetti sia del mondo maschile sia di quello femminile, permettendo così ad entrambi di conoscere i piccoli misteri del sesso opposto.
Quante donne giornalmente si ritrovano a versare le ultime lacrime rimaste, cercando di spiegarsi come mai per l’ennesima volta sia andata male la loro storia d’amore? E quante donne giustificano le loro sconfitte inveendo contro quei maledetti chiletti di troppo o contro un povero portafoglio che non permette un guardaroba da diva di Hollivood?
Giulio Cesare Giacobbe, psicologo e psicoterapeuta, decide di schierarsi dalla parte del complesso mondo femminile e di svelare i segreti per diventare, una volta per tutte, belle, ricche e soprattutto “stronze”.
L’opera si divide in quattro sezioni: come diventare bella, come diventare ricca, come diventare stronza e cosa fare quando sarai diventata bella ricca e stronza.
La prima parte è incentrata sulla seduzione, poiché l’autore spiega che l’uomo non va alla ricerca della donna oggettivamente bellissima, ma di quella che risveglia il suo desiderio sessuale (già per sua natura sempre all’erta) attraverso movimenti, sorrisi ammiccanti e, perché no, vestiti provocanti.
Il sesso è un elemento fondamentale:‹‹ E’ inutile che la butti sull’anima, sullo spirito, su come sei bella dentro eccetera. Le donne che dicono: “ Se mi vuole mi deve amare per la mia anima” non hanno capito niente dalla vita. E infatti di regola rimangono zitelle. Tutte anime belle, ma zitelle. Certo, poi salta fuori il carattere. E un carattere di merda alla lunga stanca. E’ per questo che devi darci dentro alla grande con il sesso prima che lui si accorga che hai un carattere di merda. ››
Ma la donna tende abitualmente verso l’insicurezza, così Giulio Cesare Giacobbe dà degli utili consigli su come creare la propria “autoimmagine”, proprio perché non si può convincere gli altri se non si crede fermamente nella propria bellezza.
La seconda sezione è organizzata come la stesura di un vero e proprio progetto, con fasi e stadi. Innanzi tutto per diventare ricca bisogna possedere dei requisiti: libido, una somma iniziale di danaro e la conoscenza di una lingua internazionale; poi si può procedere con l’attuazione di questa grande impresa seguendo diverse fasi: trovare il pollo, metterlo in forno (farsi sposare) e spennarlo.
Questo progetto potrà senz’altro rivelarsi difficile e rischioso, dato che la donna potrà avvalersi solo del sesso e dell’allegria, evitando assolutamente di innamorarsi; ma quando realizzerà il suo intento, e soprattutto otterrà un ricco e conveniente divorzio, riuscirà a sistemarsi per tutta la vita e forse poi potrà anche risposarsi per amore con un qualsiasi “morto di fame”.
L’autore introduce la terza sezione chiarendo che ‹‹il modo migliore per diventare stronza è prendere tanti calci nel sedere da aver una grande voglia di renderli ›› e che per raggiungere tale caratterizzazione bisogna pensare al raggiungimento della propria felicità, senza curarsi minimamente di quella degli altri.
Prima di esser pronta ad affrontare il mondo esterno la donna deve fare un difficile lavoro su se stessa, creandosi un’ adeguata autoimmagine e riuscendo a diventare totalmente autonoma da chiunque e qualunque cosa; in seguito dovrà diventare furba e spietata, così che « quando la tua fame sarà così grande da renderti capace di mettere i tuoi denti su qualsiasi cosa e i tuoi denti saranno così forti e aguzzi da permetterti di mordere e masticare qualsiasi cosa, allora la tua pietà per un uomo ricco che perde la testa per te ed è disposto a darti un po’ della sua ricchezza in cambio del tuo corpo, più ancora che della tua anima, non solo non ci sarà più, ma non avrà nemmeno più senso. »
Nell’ultima parte viene esposto ciò che si può ottenere dopo aver raggiunto con successo lo stato desiderato: diventare ancora più bella ricca e stronza; godersi i frutti della rapina; smettere di fare l’avventuriera e sposarsi un morto di fame o dedicarsi ad altri progetti di autorealizzzione.
“Come diventare bella ricca e stronza” è un manuale cinico, scandaloso, ma senz’altro efficace e strategico, capace di far credere alle donne che diventare come Brook di Beautful si può, basta liberarsi da inutili scrupoli e farsi guidare unicamente dai sensi…Insomma basta ragionare un po’ con la testa degli uomini!
Giulio Cesare Giacobbe, con ironia e simpatia, affronta le insicurezze delle donne nei loro rapporti con l’altro sesso; fotografa, in parte, la sconvolgente concezione della donna del nuovo secolo: arguta, furba, forte e capace di usare la sua sessualità per sopraffare il mondo maschile.
Ma sono veramente così spietate le donne di oggi?
Giulio Cesare Giacobbe
Come diventare bella ricca e stronza
Milano
Anno 2006
Mondadori
127 pp.
12 €