“Come Dio comanda” di Gabriele Salvatores

Pioggia infernale

Rino (Filippo Timi) e Cristiano (Alvaro Caleca) sono due outsider, sono un padre e un figlio isolati tra le montagne della provincia del Nord Italia. Rino è disoccupato e la sua situazione precaria rischia di compromettere la tutela di Cristiano. Il loro rapporto è in costante disequilibrio, tra l’amore folle e la competizione più cruda. L’unico amico di cui si fidano è Quattro formaggi (Elio Germano), un giovane ritardato che passa il tempo a costruire uno strano presepe fatto di rifiuti e piccoli oggetti raccolti in giro. I destini di queste tre persone sono costretti a una svolta, tragica e irreversibile…

Gabriele Salvatores torna dietro alla macchina da presa affidandosi per la seconda volta (era già successo con Io Non Ho Paura) alla straordinaria capacità inventiva di Niccolò Ammaniti che con l’omonimo libro da cui è tratto Come Dio Comanda, nel 2007 aveva vinto il Premio Strega.
Per la resa cinematografica l’approccio al testo letterario è avvenuto all’insegna della riduzione e della semplificazione, come ha affermato lo stesso Ammaniti che ha partecipato alla sceneggiatura insieme ad Antonio Manzini e a Gabriele Salvatores.

Tutto accade in una notte buia e tempestosa. Il coté noir della vicenda, l’omicidio di una giovane ragazza, avviene mentre la natura è in rivolta contro la devastazione ambientale procurata dall’uomo. La desolazione delle cave e delle dighe, la deturpazione del paesaggio sono sommerse, come cancellate dalla pioggia fitta che pian piano si fa protagonista. Il contesto drammaturgico deve molto all’impianto scespiriano, la tempesta come elemento centrale che descrive uno spartiacque tra la relazione dis-equilibrata tra Rino e Cristiano, ma anche la figura del fool Quattro formaggi, innocentemente violento.

La violenza che pervade la prima parte del film, dove un padre attratto dall’ideologia nazista incita il figlio alla violenza e al razzismo e dove un figlio riverente, sottomesso alla figura del padre finto-padrone tanto da farlo vincere durante una gara a chi arriva primo in cima a una montagna di sassi, si capovolge dopo la tempesta centrale quando, come Dio comanda, il padre Rino ha un malore e finisce in ospedale, in coma. Da quel momento il figlio Cristiano (di nome e di fatto) si prende cura del padre ponendo rimedio agli errori paterni, proprio come un genitore.

“C’è un po’ d’amore per tutti e tutti quanti hanno un amore sulla cattiva strada” sono le parole di Fabrizio De André che Salvatores ha citato pensando ai tre personaggi della vicenda, diversamente caratterizzati nel loro essere ed esprimere il lato violento, tenendo con questo a sottolineare la com-presenza di umanità e compassione anche in coloro che non credono nelle mediazioni. Ne è testimone il rapporto (apparentemente contraddittorio) tra Rino e Quattro formaggi, il debole, il pazzo, il rejecto.

In questo pantano la figura femminile è come un fantasma che si aggira e s’insinua tra le trame emotive dando sostanza all’assenza, sostituita dal decalogo delle donne-oggetto, in bilico tra la realtà della prostituta di strada e l’attrice di pellicole porno. La donna è oggetto ma soprattutto è la vittima (pura innocenza) della bestialità maschile.

Curiosa la scelta pop della colonna sonora, costantemente in bilico tra dimensione diegetica (della realtà raccontata) ed extra-diegetica (di semplice accompagnamento musicale alle immagini). Oltre a The One di Robbie Williams, Luce di Elisa, Non Sono una Signora cantata dalla Berté e Knocking on Heaven’s Door nella versione di Antony and the Johnsons (già parte della colonna sonora di Io non Sono Qui) incorniciano la vicenda in un registo commerciale che frena l’atmosfera lugubre del torrente emozionale in esplosione durante la tempesta.

Titolo originale: Come Dio comanda
Nazione: Italia
Anno: 2008
Genere: Drammatico
Durata: 103′

Regia: Gabriele Salvatores
Cast: Elio Germano, Filippo Timi, Fabio De Luigi, Alessandro Bressanello, Angelica Leo, Vasco Mirandola, Vasco Mirandola, Alvaro Caleca, Carla Stella
Produzione: Colorado Film Production, Friuli Venezia Giulia Film Commission, Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 12 Dicembre 2008 (cinema)