“Venerdì 13” di Marcus Niespel

Chi ha (ancora) paura di Jason Voorhees?

Miller, aitante giovanotto in sella alla sua motocicletta, è alla ricerca della sorella scomparsa da più di un mese nei pressi di Crystal Lake. Lì conosce un gruppo di ventenni ospiti nel cottage di un biondino antipatico accoppiato con la seducente Jenna, che mostra subito interesse per Clay e lo aiuta nella ricerca. Ma nei pressi dell’ex campeggio del lago, il noto Jason Voorhees è ancora attivo e, con il solito machete, massacra ad uno ad uno i ragazzi…

La saga di Venerdi 13, inaugurata col primo capitolo nel 1980 dal regista e produttore Sean Cunningham, è stata una delle più fortunate della cinematografia horror contemporanea e sicuramente la più ricca di episodi: se ne contano, compresi gli ultimi due “spuri”, ben undici.
Il punto da chiarire subito è che nessuno di quei film è mai stato considerato degno di nota qualitativamente e sovente persino i fan sfegatati della serie ammettono la sua pochezza cinematografica, giustificando la propria affezione solo per la figura del serial killer Jason, celebre icona horror dallo sfigurato volto coperto da una maschera da hockey, in realtà semplicemente versione più rozza e dozzinale del Michael Myers di Halloween.

Il primo capitolo, per giunta, era privo persino di tale carismatica figura, dato che la colpevole degli efferati omicidi risultava essere una signora sui sessant’anni, la madre di Jason, che aveva ben poco di terrorizzante. Solo dal secondo film della serie, infatti, i produttori si resero conto delle potenzialità che possedeva il povero figlio della signora Voorhees, rendendolo la principale attrazione di una saga mediocre e fortemente derivativa, visto che non faceva che riprodurre, con minor fantasia ed estro, i topoi dello slasher movie americano anni ’70.

Non stupisce che quest’opera di rispolveramento del personaggio sia stata affidata a Marcus Niespel, già colpevole del mediocre remake di Non aprite quella porta di un paio di anni fa, ma ci si domandava quale potesse essere la chiave con cui riproporre Venerdi 13: sicuramente non attraverso un rifacimento del primo capitolo, nè con un improbabile, dodicesimo film. L’intuizione, almeno sulla carta, è stata la migliore possibile: evitare il remake propriamente inteso, per approdare ad un “nuovo” Venerdi 13, che riassumesse in sé vari elementi dei precedenti film, innalzando il prodotto da B movie artigianale a lavoro professionalmente dignitoso e con un budget vistosamente più polposo.

Il problema, però, è che il risultato finale risulta irrisolto, dal momento che questo restyling vorrebbe da un lato attrarre gli adolescenti di oggi con una proposta al passo, dall’altro non scontentare i vecchi appassionati della serie. Ma, indecisi tra due registri, i realizzatori finiscono per fallire in entrambi. L’omaggio nei confronti di un cinema morto e sepolto è solo parziale e si estrinseca nei chiacchiericci a sfondo sessuale dei campeggiatori massacrati e nel meccanismo narrativo piatto e meccanico, mentre le strizzatine d’occhio agli attuali film “di tortura” alla Hostel appaiono un poco posticci e stiracchiati. Unico aspetto soddisfacente, almeno per gli appassionati del gore, risulta la riuscita coreografica di alcuni omicidi particolarmente gustosi.

Abbastanza risibile infine la dichiarazione dei produttori intorno ad un supposto “approfondimento del personaggio” (sic!) di Jason rispetto ai film originali. Come può risultare credibile la presunta umanizzazione un’icona di tale, demenziale monodimensionalità?

Titolo originale: Friday the 13th
Nazione: U.S.A.
Anno: 2009
Genere: Horror
Durata: 97’
Regia: Marcus Nispel
Sito ufficiale: www.fridaythe13thmovie.com
Sito italiano: www.cinema.universalpictures.it/…
Cast: Jared Padalecki, Danielle Panabaker, Amanda Righetti, Travis Van Winkle, Derek Mears, Aaron Yoo, Julianna Guill, Willa Ford, Ryan Hansen
Produzione: Crystal Lake Entertainment, MTV Films, New Line Cinema, Paramount Pictures, Platinum Dunes
Distribuzione: UIP
Data di uscita: 13 Febbraio 2009 (cinema)