“L’araba ribelle e il professore”: utopia e immagine femminile, nel segno di Lilith, in scena

Poesia e Poesia e politica, tra immagine e suono

Poesia e Poesia e politica, tra immagine e suono. Questo il filo conduttore del duplice evento in programma domenica in via Nazionale. Protagonisti gli autori di due nuovi libri pubblicati da “L’asino d’oro edizioni”, tra immagine e suono.
Soirée dedicata a “Il ritorno di Lilith”, della poetessa libanese Joumana Haddad, con David Riondino e a seguire proiezione speciale sull’insolito binomio
Joumana Haddad e Massimo Fagioli, lo psichiatra dell’Analisi Collettiva, autore di “Left 2006”

L’araba ribelle, poetessa di fama internazionale e il professore, lo scienziato che da oltre 50 anni fa ricerca sulla realtà psichica umana.
Sarà questo insolito binomio ad animare domenica 6 dicembre la soirée al Teatro Eliseo dove è in programma (inizio, ore 21.00), lo spettacolo ideato dal compositore Francesco Venerucci, dal titolo “Il ritorno di Lilith”, ispirato all’omomino poema della libanese Joumana Haddad, con in scena la stessa Haddad, David Riondino e Valentina Gristina, e l’accompagnamento musicale di Francesco Venerucci, al pianoforte, Fabio Battistelli ai clarinetti e della soprano Marina Di Marco.

A seguire (ore 22.00 circa) il programma prevede la proiezione di un video i cui protagonisti sono Joumana Haddad e il prof. Massimo Fagioli, lo psichiatra dell’analisi collettiva, ripresi in occasione della presentazione dei rispettivi nuovi volumi, pubblicati con l’Asino d’oro edizioni, il 5 dicembre a “Più libri più liberi”, la fiera della piccola e media editoria, in corso al palazzo dei congressi a Roma Eur fino all’8 dicembre.

Si tratta, come detto, de “Il ritorno di Lilith” della Haddad e della nuova opera di Fagioli che ha per titolo “Left 2006”, e raccoglie 43 articoli scritti per il settimanale Left, in quell’anno, nella rubrica “Trasformazione”, tutt’oggi in edicola ogni venerdì, a sua firma, sul periodico diretto da Ilaria Bonaccorsi e Donatella Coccoli.
Un poema, il libro della Haddad, ispirato alla figura mitica di donna pre-cristiana, creata dalla terra, fuggita dal Paradiso, dopo avere disubbidito ad Adamo, libera dal peccato originale; un saggio tra politica, psichiatria e rapporto uomo-donna, invece, “Left 2006” di Fagioli, autore dalla scrittura fortemente immaginativa; dal libro emerge la possibilità di dare vita ad una nuova sinistra, fondendo le idealità del socialismo delle origini (liberté egalité fraternité) alla parola trasformazione e ad un’idea inedita di uguaglianza, quella che accomuna tutti gli esseri umani alla nascita.

Utopia e immagine femminile: sarà questo il filo conduttore della serata, in una sorta di rappresentazione del “sogno magnifico” di un rapporto uomo-donna mai immaginato prima, attraverso il quale le passioni mosse dall’irrazionale potrebbero anche diventare nuova prassi politica nel sociale.

Lilith.
Evocata nella mitologia sumera, Assiro-Babilonese, Cananea così come nell’Antico Testamento e nel Talmud, Lilith è la prima donna che Dio creò dalla terra, come Adamo. Ma ella rifiutò di obbedire ciecamente all’uomo, si stancò del paradiso, si ribellò, fuggì e non volle più tornare. Dio la esiliò nel regno delle ombre e poi creò, dalla costola di Adamo, la seconda donna, Eva. Alle discendenti di Eva Joumana Haddad propone questa affascinante immagine primordiale di donna, dandole corpo e voce.

Teatro Eliseo – tel. 06.48872238
www.teatroeliseo.it