“Senza nessuna pietà” di Michele Alhaique

Senza nessuna originalità

Venezi 71. Orizzonti
Mimmo, un muratore dall’aspetto minaccioso ma dal cuore generoso, lavora controvoglia come recupero crediti per conto dello zio, strozzino operante nella periferia di Roma, che lo ha allevato come un figlio. Ha un cattivo rapporto con Manuel, suo cugino, viziato e violento. Un giorno Mimmo viene incaricato di portare da Manuel una giovane escort, Tania. A causa di un imprevisto, devono passare una notte e un giorno insieme. Il tempo trascorso con la ragazza, in fuga dalla sua triste realtà di provincia, farà capire a Mimmo che è giunto il momento di cambiare vita.

Un criminale burbero e all’apparenza spietato, ma dal cuore d’oro; una giovane prostituta che vuole sfuggire alla mediocrità della sua esistenza, e tocca l’anima del criminale; una città cupa e crepuscolare, ritratta attraverso le sue periferie, quasi sempre di notte.
Se tutto questo vi suona come qualcosa di già visto, non preoccupatevi: è esattamente così.
Senza nessuna pietà, esordio alla regia di Michele Alhaique, riprende tutti gli stereotipi del genere e li combina con scarsa originalità, condendoli solo con un tocco di italianità che però, dopo il realismo di Anime Nere, odora comunque di cliché.

Il film mostra una solidità ammirevole per un’opera prima, con una trama scorrevole e una regia sicura, che dirige gli attori nei meandri della malavita romana. Il film è strutturato in maniera lineare, con gli episodi che si susseguono con un buon ritmo e senza salti nè sbavature.
La fotografia di Ivan Casalgrandi è interessante, e restituisce un’immagine della città che, pur non brillando per novità, risulta efficace nel supportare visivamente la narrazione. Favino presta corpo e talento al corpulento Mimmo, gigante inespressivo ma dalla grande vitalità interiore, offrendo una buona prova che risulta uno degli aspetti migliori del film. Accanto a lui si muovono tutti gli altri personaggi, maschere di genere che abbiamo imparato a conoscere: il boss duro ma benevolo (un Ninetto Davoli non al suo meglio), il figlio viziato e in preda a deliri di onnipotenza, lo sgherro sboccato ma fedele (un convincente Claudio Gioé). E poi c’è Tania, la escort che cambia la vita di Mimmo, interpretata senza infamia e senza lode da Greta Scarano.

Senza nessuna pietà è un buon prodotto a livello tecnico e recitativo, che manca però del tutto di originalità. La mancanza di estro creativo e rielaborazione sugli stilemi del genere finiscono per farlo somigliare più a una fiction televisiva che a un film, l’ennesima rivisitazione di tematiche già viste, lasciando la sensazione che si potesse fare di più.

Titolo originale: Senza nessuna pietà
Nazione: Italia
Anno: 2014
Genere: Drammatico
Durata: 98’
Regia: Michele Alhaique
Cast: Pierfrancesco Favino, Greta Scarano, Claudio Gioé, Renato Marchetti, Iris Pernado, Ninetto Davoli
Distribuzione: Bim
Data di uscita: Venezia 2014 – Orizzonti 2014