“Wuthering Heights” di Andrea Arnold

Le cime tenebrose di Andrea Arnold

Venezia 68. Concorso
Heathcliff, un giovane zingaro di colore, viene adottato dalla famiglia Earnshaw e va a vivere con loro nella selvaggia campagna dello Yorkshire. Nei primi anni, il ragazzo comincia a nutrire un sentimento ricambiato per Catherine, la più giovane figlia degli Earnshaw,mentre cresce la rivalità con suo fratello Hindley, che partirà per il collegio. Dopo la morte del padre, Hindley torna sposato e degrada Heathcliff al livello di servitore. Catherine, cresciuta, decide di sposare il facoltoso Edgar Linton nonostante l’amore per Heathcliff, in cerca di riscatto sociale. Heathcliff fuggirà e anni dopo, tornato per Catherine, la troverà infelice e ancora innamorata. Il passato però non si può più cancellare…

Chi crede che il film di Andrea Arnold sia l’ennesimo piatto adattamento del romanzo di Emily Brontë, rimarrà più che sorpreso. Lontano dalla BBCizzazione dei romanzi in costume della letteratura inglese, che ormai costituisce genere a sé, la Arnold (Gran Premio della Giuria a Cannes nel 2009 con Fish Tank) sceglie una via decisamente innovativa. Realizza un adattamento descrittivo più che narrativo (scritto con Olivia Hetreed), dove le atmosfere cupe, i paesaggi selvaggi e i rancori impronunciabili prevalgono sul racconto, limitandosi solo alla prima parte del romanzo.

Con uno stile quasi alla Malick, la prima protagonista diventa la natura indomita del Inghilterra del nord, le sue luci cangianti e cariche di tragedia, di cui è intriso anche il romanzo. La regista inglese elimina qualsiasi possibile caduta nel letterario e cerca, riuscendoci solo a metà, di trasformare un classico della scrittura in pura immagine.

La sfida è davvero difficile, e il risultato non convince: i momenti narrativi, ridotti all’osso ma necessari, spesso si intrufolano nell’insieme in modo meccanico ed eccessivamente sintetico. I simbolismi naturalistici fatti di insetti, fango e fili d’erba si accalcano più densi delle nubi dello Yorkshire, e il ritmo del film si dilata fino a farsi spossante.

L’obiettivo della Arnold è asciugare l’opera e trasferire tutto il pathos nella fotografia, nella cura delle inquadrature, nelle luci e nei suoni, ma tutto questo porta il lavoro sugli attori in secondo piano e lascia con delle interpretazioni di una fissità controproducente.

Pregevole l’intento, anche se l’operazione nel complesso riesce solo sul piano visivo, che meglio di ogni altro adattamento imprime sullo schermo i toni cupi e tenebrosi dell’opera, grazie anche alla fotografia di Robbie Ryan. Bellissima la canzone dei titoli di coda Enemy, scritta e interpretata dai Mumford and Sons per il film, unica musica in tutto il film.

Titolo originale: Wuthering Heights
Nazione: Gran Bretagna
Anno: 2011
Genere: Drammatico
Durata: 128’
Regia: Andrea Arnold
Cast: James Howson, Kaya Scodelario, Steve Evets, Solomon Glave, Shannon Beer
Produzione: Ecosse Films, Film4, UK Film Council, Goldcrest Produsctions LLP, Screen Yorkshire
Distribuzione: Hanway Films
Data di uscita: Venezia 2011