CON “LO SCHIACCIANOCI” NELL’ALLESTIMENTO TRADIZIONALE DELLA COMPAGNIA RUSSA LA CLASSIQUE SI E’ APERTA ALLA GRANDE LA STAGIONE DEL TEATRO CORSO DI MESTRE

Si riprende a gennaio , il 18 con “Il Mago di Oz“, nuova produzione della Compagnia Entr’arte

La stagione 2012-13 del Teatro Corso di Mestre inaugurata il 5 dicembre scorso, a meno di un mese da Natale, sceglie di debuttare con l’atmosfera “che più natalizia non si può” de Lo Schiaccianoci .

Nel 1891 M. Petipa viene ispirato dalla favola di Hoffmann “Lo Schiaccianoci e il Re dei topi” e scrive la trama di un balletto – inscenato per la prima volta al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo – che verrà riproposto in molte varianti in tutto il mondo: Lo Schiaccianoci. La fama di questo balletto-favola è dovuta anche al fatto che è stato l’ultimo messo in musica dal grande Chajkovskij, autore che con le sue melodie ha contribuito all’effetto fiabesco. 
La storia è ambientata alla vigilia di Natale nella casa degli Stahlbaum che vivono con i figli Clara e Fritz; i coniugi hanno riunito parenti ed amici in una festa per consegnare i regali di natale ai bambini. Ai festeggiamenti partecipa anche Drosselmeyer, il più famoso inventore di giocattoli della città che dona a Marie uno schiaccianoci di legno a forma di uomo. Quando i parenti si incamminano verso casa e la famiglia Stahlbaum si corica, Drosselmeyer che nel frattempo è diventato un mago, dà vita allo schiaccianoci che inizia a crescere fino ad assumere dimensioni umane. Clara viene trasformata in una principessa e parte con lo schiaccianoci per un lungo viaggio che li porterà in luoghi e paesi lontani dove si innamoreranno l’uno dell’altra.

La versione proposta dalla coreografa de “La Classique” Valery Kovtun, è fedelissima al balletto originale e ripercorre i passi proposti da Petipa per restituire al pubblico quell’atmosfera che aveva dato agli spettatori del 1892; il clima ottocentesco viene reso al meglio dal contributo dei costumi (E. Melikov) e delle scenografie (E. Gurenko) entrambi molto raffinati ed eleganti.
L’amore tra Marie e lo schiaccianoci ha il suo culmine nel pas à deux che meglio dimostra la perfezione, il talento e la tecnica dei due solisti che sublimano la scena. Altri passaggi interessanti sono la Danza dei Fiocchi di Neve, il Valzer dei Fiori ed infine la Danza Russa simbolo della tradizione; l’impressionante abilità e disinvoltura con le quali i ballerini eseguono i touren l’air, i fouetté, e le pirouettes pur essendo in molti sulla scena, è notevole, come notevole e l’imperdibile assolo di Marie. Applausi e chiamate.