“The good wife” – Prima stagione

Il legal drama che è molto di più di un legal drama

Arriva finalmente su Rai Due (sabato 9 ottobre, ore 21.50) “The good wife”. Passata quasi inosservata agli Upfront 2009 della CBS, la serie ha in breve tempo conquistato la critica e smentito gli scettici, dimostrandosi un prodotto di altissima qualità. Al punto da risultare probabilmente, perlomeno in ambito drama, la migliore novità tra i grandi network nel 2009/10.

Il primo episodio della serie si apre con una scena che inevitabilmente si ricollega a reali casi di attualità (nazionale o internazionale che sia): durante un’affollata conferenza stampa un potente politico, il procuratore distrettuale di Chicago Peter Florrick (interpretato dall’ex Mr. Big di Sex & the City, Chris Noth), è costretto a dimettersi dal suo incarico perché coinvolto in uno scandalo di natura politica e sessuale. Al suo fianco, costretta a sua volta a reprimere i propri sentimenti di rabbia e vergogna in nome del proprio ruolo di brava moglie, c’è Alicia (Julianna Margulies, nota soprattutto per essere stata per anni nel cast di E.R.). La vita di quest’ultima è destinata a cambiare per sempre: sei mesi dopo, con il marito rinchiuso in prigione in attesa del processo e due figli adolescenti a carico, la ritroviamo decisa a riprendere la propria carriera da avvocato, sacrificata agli albori proprio per dedicarsi al ruolo di moglie e madre.

A venirle in aiuto è il vecchio amico di università Will (Josh Charles, che i più ricorderanno nei panni di Knox ne L’attimo fuggente), che le offre un ruolo come nuova associata nel suo studio legale: Stern, Lockhart & Gardner. Studio che a capo, oltre a lui, vede anche la severa ma giusta Diane (Christine Baranski, la mamma di Leonard in The big bang theory). Alicia avrà sei mesi di prova, al termine dei quali uno solo sarà assunto tra lei e il giovane rampante Cary (l’ex fidanzato di Rory in Una mamma per amica, Matt Czuchry). Una figura dello studio che non si può non citare è infine Kalinda (Archie Panjabi), investigatrice il cui lavoro risulta sempre fondamentale ai fini della buona riuscita dei casi. La nostra protagonista avrà modo di mettere in mostra le proprie qualità nel corso dei 23 episodi che compongono la prima stagione, ma si troverà anche di fronte a questioni etico-morali: è giusto utilizzare i contatti e le informazioni in possesso del marito per favorire il proprio lavoro? Marito che oltretutto, al di là della facciata per la stampa, Alicia non sa se sarà mai in grado di perdonare? Di certo Peter avrà bisogno del sostegno della moglie, considerato anche che il nuovo procuratore Glenn Childs (Titus Welliver, l’indimenticabile “Uomo in Nero” di Lost) è deciso a fare in modo che il suo rivale rimanga dietro le sbarre per un bel po’.

Creato dai coniugi Robert e Michelle King e prodotto dai fratelli Tony Scott e Ridley Scott, The good wife si è in breve tempo rivelato uno show di pregevole fattura. Molto più di un semplice procedurale, molto più del classico legal drama. In questa serie vengono messi in luce aspetti del mestiere che, negli altri show di genere legal, spesso vengono tralasciati in funzione di uno svolgimento più schematico. Qui invece i casi settimanali godono di un’ampia varietà, anche per quanto riguarda il punto di vista dei nostri protagonisti: non sempre i “buoni” difenderanno i “buoni”, non sempre si arriverà a un verdetto chiaro e risolutore da parte della giuria, non sempre la strada percorsa dagli avvocati sarà la più attesa o la più corretta. I coniugi King si dimostrano maestri nel saper raccontare le proprie storie con eleganza e stile: spesso un’inquadratura ispirata vale più di mille parole. Inoltre uno dei punti di forza dello show è la capacità di fondere insieme trama orizzontale e verticale: ogni episodio è godibile anche a sé stante, ma non manca mai di portare avanti almeno di un passettino la storia generale, o l’approfondimento dei personaggi.

Personaggi che funzionano uno meglio dell’altro, merito anche degli attori che li interpretano, sempre azzeccati anche quando si tratta di semplici comparse (impossibile, per esempio, non affezionarsi a più di qualcuno dei vari giudici che si alternano negli episodi). E tutti gli attori del cast fisso sono semplicemente perfetti nel proprio ruolo: tra loro spiccano Josh Charles (che in ambito di serie tv si era già distinto nel magnifico Sports Night, show del 1998 firmato Aaron Sorkin), il cui Will nasconde una serie di sfaccettature che lo rendono uno dei personaggi più interessanti della serie, e l’attrice indiana Archie Panjabi, interprete di una Kalinda che ben rappresenta l’archetipo dell’eroina con gli attributi (memorabile un dialogo dell’episodio 18, in cui l’investigatrice deve farsi aprire un armadietto da un addetto di un’università: «Quindi lei non e’ della polizia?», «No». «E non e’ nemmeno della sicurezza del campus?», «No». «Allora chi è?», «Kalinda». E l’armadietto, inutile dirlo, verrà aperto).

Detto tutto questo, non si possono ovviamente tralasciare gli elogi a colei che più degli altri regge sulle proprie spalle le sorti dello show, Julianna Margulies. L’ex infermiera Carol Hathaway è bravissima nell’incarnare la classe e l’eleganza della serie con le sue espressioni, i suoi atteggiamenti, la sua capacità di rappresentare una donna che, anche se pubblicamente umiliata, non potrà mai perdere la propria dignità. Le sue performance le sono valse una nomination ai recenti Emmy Awards (nei quali però a portarsi a casa la statuetta è stata Archie Panjabi, miglior attrice protagonista in una serie drammatica). Lasciatevi conquistare da The good wife, la serie che piace anche a chi non ama i legal drama.

TITOLO ORIGINALE: The good wife
PRIMA TV USA: 22 settembre 2009 – CBS
PRIMA TV ITALIA: 9 ottobre 2010 – Rai Due
IDEATORE: Robert King & Michelle King
PRODUTTORI: Ridley Scott, Tony Scott, Dee Johnson, David W. Zucker, Michelle King, Robert King, Brooke Kennedy.
CAST: Julianna Margulies (Alicia Florrick), Josh Charles (Will Gardner), Christine Baranski (Diane Lockhart), Matt Czuchry (Cary Agos), Archie Panjabi (Kalinda Sharma), Chris Noth (Peter Florrick).