“HAMELIN” di Juan Mayorga

Prosegue con Hamelin la settimana del Teatro spagnolo contemporaneo

A Venezia dal 10 al 18 dicembre 2008

PROSEGUE CON HAMELIN LA SETTIMANA DEL TEATRO SPAGNOLO CONTEMPORANEO

La lettura scenica HAMELIN di Juan Mayorga, chiude il convegno di studi dedicato alla drammaturgia spagnola contemporanea

La Settimana del Teatro Spagnolo Contemporaneo prosegue con HAMELIN, lettura scenica del testo di Juan Mayorga per la regia di Manuela Cherubini, che si terrà il 13 dicembre al Teatro Aurora a Marghera, alle 21.00 a conclusione del convegno Drammaturgia contemporanea tra impegno politico e ricerca formale.

Sabato 13 dicembre è l’ultima giornata del convegno di studi dedicato alla drammaturgia spagnola contemporanea. I lavori inizieranno alle 10.00 al Teatro Junghans alla Giudecca con una tavola rotonda sulla Formazione dell’attore che vedrà, oltre a quelli dei drammaturghi spagnoli José Sanchis Sinisterra e Juan Mayorga e dell’ideatore del progetto Adriano Iurissevich, gli interventi del direttore didattico dell’Accademia Teatrale Veneta Renato Gatto, del regista Massimo Navone, e del direttore di Scuola Europea per l’Arte dell’attore “Prima del Teatro” Roberto Scarpa. Alle 16.00 il convegno si sposterà a Marghera al Teatro Aurora, da sempre vetrina del contemporaneo nella terraferma veneziana, dove si parlerà del teatro di Juan Mayorga, il drammaturgo spagnolo più rappresentativo della sua generazione, con la regista Manuela Cherubini, i professori Maria del Valle Ojeda, Marco Presotto, Ricard Salvat e il ricercatore Davide Carnevali.

A conclusione del convegno, sarà messo in scena HAMELIN, brillante testo di Juan Mayorga. Molto apprezzato dalla critica nazionale, lo spettacolo approda al Teatro Aurora sotto forma di lettura scenica per la regia di Manuela Cherubini. La trama verte intorno all’inchiesta di un giudice istruttore su un caso di pedofilia. In scena agiscono il giudice, l’accusato, la vittima e la sua famiglia, una psicopedagogista e il didascalista, voce dentro e fuori dalla storia, che la racconta, la osserva, vi agisce e, a volte, la modifica. Ma in scena ci sono anche gli spettatori che sono chiamati in causa a giudicare e ad interrogarsi sulla validità del proprio sguardo e sulla natura stessa del mezzo teatrale. In Hamelin le incertezze dominano il gioco investigativo e l’obiettivo è proprio quello di guidare lo sguardo dello spettatore, spingendolo osservare le perversioni suscitate dall’anonimato urbano e quelle che alimentiamo noi stessi, protetti da un’idea puramente formale di ordine sociale.

Hamelin è una parabola contemporanea della fiaba “Il pifferaio di Hamelin”, che lo stesso Mayorga richiama spesso nel testo. Hamelin è l’inchiesta di un giudice istruttore intorno ad un caso di presunte molestie sessuali subite da un bambino. In scena agiscono il giudice e la sua famiglia, l’accusato, la vittima e la sua famiglia, una psicopedagogista e il didascalista, voce dentro e fuori dalla storia, che la racconta, la osserva, vi agisce e quindi, a volte, la modifica. In scena è anche la città, gli spettatori, che sono chiamati in causa a giudicare, ad interrogarsi sulla validità del proprio sguardo e sulla natura stessa del mezzo, del teatro.
In Hamelin le incertezze dominano il gioco investigativo, alla ricerca non di un territorio franco, ma dello sguardo dello spettatore, guidandolo ad osservare le perversioni suscitate dall’anonimato urbano e quelle che alimentiamo noi stessi, protetti da un’idea puramente formale di ordine sociale.
Hamelin è un’opera sul linguaggio. “Su come si forma e su come ammala il linguaggio”, perché il linguaggio è un corpo vivo, può ammalarsi ed ammalare la realtà. Una cosa è il nome che decidiamo di darle. La Verità è questo: ciò che noi desideriamo sia, ciò che noi temiamo sia. A perdere in questo gioco, sono coloro che non possiedono gli strumenti per dominare il linguaggio: i più poveri, i più piccoli.

L’ingresso a teatro è libero ed è gradita la prenotazione.

La Settimana del Teatro Spagnolo Contemporaneo, ideata e diretta da Adriano Iurissevich con Maria del Valle Ojeda e Marco Presotto, è promossa dall’Associazione VeneziaInscena e dall’Università Ca’ Foscari di Venezia – Dipartimento di Americanistica, Iberistica e Slavistica, ed è realizzata con il sostegno del Comune di Venezia, della Fondazione di Venezia, del Ministero della Cultura Spagnolo, dell’Ambasciata di Spagna, del Consolato Generale di Spagna in Milano e del Consolato Onorario di Spagna in Venezia, in collaborazione con il Dipartimento di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici di Ca’ Foscari, l’Accademia Teatrale Veneta, l’Associazione Vortice – Teatro Fondamenta Nuove e il Teatro Aurora di Marghera.

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