IL RITRATTO DANZATO DI LUTZ FORSTER

Un tuffo nella vita del danzatore di Pina Bausch

Venerdì 9 novembre il Teatro Comunale di Ferrara ha ospitato in prima nazionale lo spettacolo di Lutz Forster “Portrait of a dancer” – in prima nazionale – all’interno della Stagione di Danza 2012-2013.

Ha mani lunghe e un corpo affusolato, sguardo ipnotico e voce profonda.
Si presenta così Lutz Forster – nel suo completo gessato nero – storico danzatore del Tanztheater Wuppertal diretto da Pina Bausch, che al Teatro Comunale di Ferrara ha presentato, in prima nazionale, Portrait of a Dancer, uno spettacolo narrazione sulla sua vita (artistica e privata).

Lo spettacolo nacque qualche anno prima la morte di Pina Bausch, proprio da un’idea sua e del coreografo francese Jerome Bel – impegnato in quegli anni nel montaggio di assoli biografico-documentari intesi come indagini sulla relazione fra arte e vita – di preparare un pezzo con un danzatore del Tanztheater Wuppertal. Ed ecco che lo spettacolo debutta nel 2009 a Utrecht e da allora Forster non ha mai smesso di svilupparlo, creando un lavoro totalmente personale sul suo rapporto fra la memoria e la sua originale ricerca all’interno del “teatro danza” e della danza “pura”.

Lo spettacolo è composto da un sapiente mix di linguaggio parlato e gesti: attraverso l’interpretazione di alcuni dei suoi assoli più famosi (memorabile quello in cui “canta” The man I love con i gesti del linguaggio dei sordomuti) Forster conduce il pubblico nel viaggio a ritroso della sua vita – dalla tarda formazione artistica, al rapporto con i genitori, alla sua vita nel Tanztheater Wuppertal, all’incontro con tanti coreografi e registi famosi tra cui Josè Limòn – per cui danzò il ruolo di Jago ne La Pavana del Moro – e Robert Wilson – con cui lavorò a Cosmopolitan Greetings e Doktor Faustus – ma anche altri autori significativi della danza americana ed europea del Novecento, tra cui Anna Sokolow, Susanne Linke, Jean Cèbron e Meredith Monk. Toccanti i momenti in cui descrive il suo rapporto, complicato e a volte conflittuale, con Pina, la descrizione delle prove della compagnia di cui ne parla come se fosse una grande famiglia.

Sempre singolare nell’elargire il suo fascino che, unito allo humour sdrammatizzante, alleggerisce e dà ritmo alla scena: ma è un ritmo lento, ipnotico, che, pur nella sue estrema semplicità (sia del testo che della messa in scena) è in grado di catturare l’attenzione dello spettatore fino all’ultimo secondo. Un corpo e un viso che hanno tanto da esprimere, tanto da dire e da insegnare con la danza e con la parola. Un raro esempio di quanto, nella sua semplicità, il corpo possa raccontare una storia.

Il prossimo spettacolo della Stagione di Danza Contemporanea è sabato 17 novembre con l’Accademia del Teatro alla Scala. Per info e prenotazioni: www.teatrocomunaleferrara.it

LUTZ FORSTER
“Portrait of a dancer”
Estratti da coreografie di Pina Bausch e José Limòn
PRIMA NAZIONALE realizzata in collaborazione con il contributo di Goethe Institut
www.teatrocomunaleferrara.it