“Lost” – Quinta stagione

La grande menzogna (5x02)

La seconda parte della premiere della quinta stagione di “Lost” si apre sulla barca di Penny, in quella settimana nella quale gli Oceanic Six decisero di mentire a tutto il mondo a proposito dei mesi passati sull’isola. L’unico veramente contrario era Hurley, personaggio attorno al quale (ufficialmente) ruota l’episodio.

Dopo l’iniziale flashback, si riparte dal punto in cui ci eravamo lasciati, con il simpatico riccioluto intento a soccorrere Sayid, privo di sensi dopo essere stato colpito da un dardo nell’episodio precedente. I due vengono fermati da un poliziotto particolare, Ana Lucia Cortez. Un gradito ritorno quello dell’attrice Michelle Rodriguez, il cui personaggio era uscito di scena – ucciso da Michael – al termine della seconda stagione. La cosa non sorprende neppure più di tanto, dal momento che per Hurley non è certo una novità parlare con i morti, da quando ha lasciato l’isola. Lui e Sayid giocano a Weekend con il morto, e si rifugiano nella villa dei genitori di Hugo, nella speranza di sfuggire ai poliziotti.

A rianimare Sayid ci penserà alla fine il nostro Jack, che nel frattempo continua a pendere dalle labbra di Ben. È lo stesso ex capo degli Altri a stupirsi, quando al suo «Se vuoi qualcosa di questa vita mettilo in valigia, perché non tornerai mai più», il dottore non batte ciglio. Come sono lontani i tempi in cui niente e nessuno l’avrebbero dissuaso dal tornare a casa… Ben intanto porta Locke in un posto sicuro (e, si badi, alla domanda «È morto, giusto?» preferisce glissare): una macelleria di persone fidate, al punto da far pensare che Linus abbia una squadra di fedelissimi anche fuori dall’isola. La terza “improbabile” coppia di questo episodio è invece composta da Sun, arrivata a Los Angeles, e Kate. Particolarmente inquietante la coreana, che sembra sempre più una bomba pronta ad esplodere. Quando e contro chi, ancora non ci è dato sapere.

Decisamente più limitato stavolta il numero di scene sull’isola, la quale continua ad andare avanti e indietro nel tempo. Nei mesi passati i nostri si erano sistemati bene sulla spiaggia, ma ora devono ricominciare tutto da capo, e perfino accendere un fuoco può diventare un’impresa. Ma è un problema da nulla, in confronto a ciò che accade di lì a poco: qualcuno attacca i naufraghi con una letale quanto spettacolare pioggia di frecce infuocate. Nella fuga, Sawyer e Juliet vengono presi da alcuni misteriosi individui (membri della Dharma? O gente di un’epoca ancora precedente?), che a quanto pare non si fanno scrupoli a tagliare le mani ai loro prigionieri. Solo l’intervento del redivivo John Locke evita che la situazione precipiti.

In chiusura vediamo un sofisticato marchingegno e una donna che ben presto si rivela essere Mrs. Hawking, la donna della gioielleria che in Deja-vù (3×08) disse a Desmond che sarebbe dovuto andare sull’isola, perché il destino non si può cambiare; la stessa donna che tra l’altro è stata da subito l’indiziata numero uno per il ruolo della madre di Faraday. Maggiore è la sorpresa nel constatare che Ben lavora con lei. A quanto pare ci sono solo 70 ore a disposizione per riportare tutti sull’isola, ma non sarà facile, non fosse altro perché Hugo si è consegnato alla polizia pur si sfuggire alle grinfie di Ben.

In generale La grande menzogna appare un episodio più debole rispetto a L’assenza e il vuoto, prima parte della premiere. Seppur interessanti, le sequenze sull’isola sono poche rispetto al solito, e quelle al di fuori invece risultano un po’ dispersive, con troppi personaggi da seguire. Al momento non vi è più traccia della struttura “alla Lost” che aveva caratterizzato le stagioni precedenti, con ogni episodio dedicato a un personaggio unico. Buoni comunque gli spunti forniti, a cominciare dal mistero sull’identità dei “taglia-mani”. Tra le chicche dell’episodio: il padre di Hurley che in tv guarda Exposé (fittizia serie tv nella quale recitava l’ex naufraga Nikki); il riassunto che lo stesso Hurley fa alla madre su quanto realmente accaduto (quattro stagioni di Lost concentrate in 50 secondi, direttamente dalla bocca di uno dei protagonisti); la citazione/tributo a Dexter (Ben estrae qualcosa da dietro una grata del muro, con tanto di maglia marrone da serial killer); ma soprattutto l’apparizione di Frogurt, eccentrico naufrago che finora era comparso solamente in un mobisode (i cosiddetti Missing Pieces), tra la terza e la quarta stagione. Peccato che sia durato poco, essendo stato il primo caduto sotto i colpi delle frecce infuocate.

Per finire, una piccola nota sul numero dei naufraghi ancora in circolazione. Partiti in 48, qualcuno ci ha ben presto rimesso le penne (Boone, Shannon, Charlie, Nikki, Paulo…), qualcun’altro è “uscito dal gruppo” (Michael, Walt, Locke, Claire…), molti non sono sopravvissuti all’attacco alle baracche di Keamy e compagni, tanti altri sono morti nell’esplosione della nave. In 5 (Oceanic Six meno Aaron) sono addirittura tornati a casa. Ora, va bene che qualcuno si è aggiunto in corsa (anche se di quelli della sezione di coda per esempio si è salvato solo Bernard), ma come faccia tutt’oggi la spiaggia ad essere così popolata da ex passeggeri del volo 815, rimarrà uno dei misteri più intricati di Lost

TITOLO ORIGINALE: The lie
PRIMA TV USA: 21 gennaio 2009 – ABC
PRIMA TV ITALIA: 13 aprile 2009 – Fox
DIRETTO DA: Jack Bender
SCRITTO DA: Edward Kitsis & Adam Horowitz
GUEST STARRING: Michelle Rodriguez (Ana Lucia Cortez), Sam Anderson (Bernard), L. Scott Caldwell (Rose), Jeff Fahey (Frank Lapidus), Lillian Hurst (Carmen Reyes), Cheech Marin (David Reyes), Sonya Walger (Penelope Widmore), Sean Whalen (Neil “Frogurt”), Fionnula Flanagan (Mrs. Hawking).