Prosegue il 25 settembre la rassegna dal titolo I Sabati dell’Architettura, ciclo di conversazioni con i Direttori delle Mostre Internazionali di Architettura della Biennale di Venezia, organizzato dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta, nell’ambito della 12. Mostra Internazionale di Architettura, People meet in architecture, diretta da Kazuyo Sejima, in collaborazione con Telecom Italia.
La terza conversazione in programma, dal titolo – X – Everything is ArchiteXture – Alles ist Architektur – from seXtreme – to eXhibition – to eXit, è diretta da Hans Hollein con la partecipazione di Odile Decq, Zvi Tadeusz Hecker, Hans Ulrich Obrist, Gianni Pettena, Dietmar Steiner.
«La Mostra di quest’anno è la dodicesima. Diverse esperienze sono state compiute, che ci possono illuminare sul cammino da percorrere in futuro. Ci siamo rivolti ai direttori delle passate edizioni della Biennale di Architettura – dichiara Paolo Baratta – ai quali abbiamo chiesto di tornare per un giorno pieno a parlare a noi e ai visitatori degli argomenti che più loro aggradano, in liberi seminari nei quali non mancherà certamente qualche riferimento alla loro Biennale, che in tal modo potranno rivivere nel ricordo e nella riflessione come esperienze sempre vive e vitali».
Direttore della Biennale di Architettura del 1996, con la Mostra «Sensori del futuro. L’architetto come sismografo» Hans Hollein propose la figura dell’architetto come sismografo, in grado cioè di captare le vibrazioni sotterranee della sua epoca e di trasformarle poi in materiale per progetti volti al futuro. L’incontro in programma sarà un’occasione per ripercorrere la storia di quell’esperienza, che rifletteva da un lato sulla figura dell’architetto degli anni Novanta e dall’altro sui nuovi sistemi di comunicazione basati su una tecnologia in continua ascesa. Nell’edizione del 1996 Hollein suggerì agli architetti invitati di ideare un progetto che, attraverso le intuizioni del presente, potesse essere lasciato ai posteri come possibile edificio da realizzare in futuro. Con la mostra Emerging Voices diede spazio alle nuove promesse, tra cui spiccavano i nomi di Odile Decq, Liz Diller con Ricardo Scofidio, Peter Zumthor, Ben van Berkel e Kazuyo Sejima, Direttore della 12. Mostra. La retrospettiva Radicals, curata da Gianni Pettena, fu dedicata alle esperienze più estreme dell’architettura urbana tra gli anni Cinquanta e Settanta e la sezione italiana, curata da Marino Folin, ai progetti della generazione di architetti dai trenta ai quaranta anni. Infine, nel 1996 fu istituito anche per la Biennale di Architettura il Leone d’Oro alla carriera, consegnato a tre maestri del Novecento: Ignazio Gardella, Philip Johnson e Oscar Niemeyer.
Il 25 settembre assisteranno alla conversazione di Hans Hollein sessanta studenti della Facoltà di Architettura di Aversa, Seconda Università di Napoli, una delle istituzioni universitarie che hanno aderito al progetto Destinazione Biennale di Venezia. Universities meet in architecture. La presenza dell’Università di Napoli segue quella dell’Architectural Association di Londra che ha visitato la Biennale Architettura con 60 studenti il 29, 30 e 31 agosto, ed anticipa l’arrivo nelle prossime settimane di diversi gruppi studenteschi provenienti da 24 università d’Italia e di numerosi paesi stranieri, tra cui la Georgia, la Grecia, la Germania e gli Stati Uniti. Finalizzato a offrire a Università e Istituti di formazione una proposta per una visita alla Mostra da loro programmata e organizzata, il progetto è realizzato dalla Biennale di Venezia con il sostegno di Telecom Italia.
«Abbiamo avviato una nuova esperienza – spiega Baratta – attivando un rapporto diretto con università italiane e straniere, offrendo la possibilità di progettare visite organizzate per studenti e docenti coronate da un momento seminariale. Abbiamo firmato già 26 protocolli e ci accingiamo a siglarne altri. Saranno presenti gruppi provenienti da università italiane e da un certo numero di università straniere di varie parti del mondo, dalla Gran Bretagna alla Georgia. L’obiettivo: quello di fare della Biennale la sede dove si svolge sistematicamente una piccola parte del curriculum di ricerca e studio delle università».
Organizzati presso lo Spazio Esedra ai Giardini, il Teatro Piccolo e il Teatro alle Tese all’Arsenale, I Sabati dell’Architettura vedranno i Direttori affiancati da architetti, critici e personalità del mondo dell’architettura per ripercorrere i temi della contemporaneità e la storia di un settore che coinvolge un pubblico sempre più numeroso di appassionati e curiosi. Oltre a Vittorio Gregotti, Paolo Portoghesi e Hans Hollein, la rassegna ospiterà Deyan Sudjic (9 ottobre), Kurt W. Forster (16 ottobre), Richard Burdett (23 ottobre), Aaron Betsky (30 ottobre) e, per concludere, Kazuyo Sejima (20 novembre).
Info:
Gli incontri sono suscettibili di variazioni e accessibili al pubblico che visita la sede espositiva, in possesso del titolo di ingresso ai Giardini/Arsenale, il sabato dell’incontro fino a esaurimento posti disponibili.
Biglietto intero € 20,00 Ridotto € 16,00 Gruppo adulti € 13,00 Gruppo studenti universitari € 10,00.
I biglietti sono validi per un ingresso all’Arsenale e uno ai Giardini.Foto a cura di Romina Greggio Copyright © NonSoloCinema.com – Romina Greggio