La mostra “Senza di loro, nemmeno io” presenta 120 immagini dei più importanti fotografi del Novecento, da Eugène Atget ad André Kertész, da Arnold Newman a Irving Penn, da Henri Cartier-Bresson a Joel Peter Witkin, da Diane Arbus a Richard Avedon, da Michael Kenna a Eikoh Hosoe. In contemporanea, al piano terra del palazzo reggiano, si terrà l’esposizione “Boris Savelev. La nostalgia dello sguardo perduto”, la prima personale italiana di uno dei maggiori fotografi russi contemporanei.
Palazzo Magnani di Reggio Emilia, dopo la grande mostra “Il volto della follia. Cent’anni di immagini del dolore”, che tanto interesse e consenso ha suscitato, continua a rivolgere la propria attenzione alla fotografia con due iniziative rivolte non solo agli appassionati di questa forma d’arte, ma a tutti quelli che amano confrontarsi con ogni genere di espressione artistica.
Dal 19 febbraio al 9 aprile si terrà la mostra “Senza di loro, nemmeno io. La collezione fotografica di Pierre Borhan”, che presenta 120 immagini di questo importante collezionista francese – conosciuto pure come Pierre Bonhomme – autore di monografie e curatore di mostre fotografiche, già direttore del Patrimoine Photographique del Ministero della Cultura di Francia a Parigi.
L’esposizione – promossa dalla Provincia di Reggio Emilia, con il contributo degli sponsor istituzionali, Fondazione Pietro Manodori e CCPL Reggio Emilia – consente, pur nell’ottica del tutto peculiare di una collezione, di ripercorrere la storia della fotografia, attraverso alcuni dei massimi autori del ventesimo secolo: Eugène Atget, André Kertész, Arnold Newman, Brassaï, Diane Arbus, Richard Avedon, Irving Penn, Bill Brandt, Henri Cartier-Bresson, Denise Colomb, Lucien Hervé, Marcel Bovis, André Villers, Marc Trivier, William Klein, Philippe Halsman, Joel Peter Witkin, Eikoh Hosoe, Michael Kenna, Toni Catany, Josef Sudek, Jan Saudek, Maurice Tabard, Roger Corbeau, René-Jacques, Roy Schatt, Sally Mann, Shomei Tomatsu. Non mancano le opere fotografiche di artisti più noti come pittori, come Hans Bellmer.
Il catalogo Skira, contiene testi di Gilles Mora e dello stesso Pierre Borhan.
In contemporanea, si terrà l’esposizione “Boris Savelev. La nostalgia di uno sguardo perduto”, curata da Sandro Parmiggiani, che presenta per la prima volta in Italia, 62 immagini a colori di uno dei maggiori fotografi russi contemporanei, realizzate in alcune città dell’Europa (Chernowitz, Mosca, Londra, Madrid, Roma). La sezione più ricca è quella dedicata a Reggio Emilia, con 22 immagini che Savelev (Chernowitz, 1948) ha scattato durante il suo soggiorno nell’ottobre 2004.
I lavori di Savelev sono intrisi di uno sguardo malinconico, fortemente segnato dalla cultura yiddish della città natale Chernowitz, detta la “piccola Vienna” che, fino all’occupazione nazista, è stata uno dei centri culturali più importanti della Mitteleuropa, con oltre un terzo della popolazione di origine ebraica.
Le persone che Savelev fissa nelle sue fotografie raramente sono colte nell’interezza del viso o del corpo, ma spesso per frammenti, riflessi in qualche vetrina, semicoperti da una porta: un mondo quasi di fantasmi, di colori spenti, di una luce malata, come se il sole avesse smesso di brillare, e tutto recasse i segni di un’illusione ormai perduta.
L’esordio di Savelev come fotografo risale ai primi anni Settanta. Dopo avere tenuto mostre in Russia, il suo esordio a livello internazionale avviene nel Museum of Fine Arts di Oxford (Gran Bretagna) nel 1986. Da allora, sue personali si sono tenute in spazi pubblici e privati in Germania, Stati Uniti, Spagna, Inghilterra, Cecoslovacchia. La qualità dell’opera di Boris Savelev, pure noto come grande maestro delle tecniche di stampa, ha fatto sì che i suoi lavori siano entrati in molte tra le più importanti collezioni pubbliche: tra le tante, il MoMA di New York, la Corcoran Gallery di Washington, la Staatsgalerie di Stoccarda, il Museum of Fine Arts di Santa Fe, la Calcografia Nazionale di Madrid.
Il catalogo Skira, contiene testi del curatore e di Colin Westerbeck.
“SENZA DI LORO, NEMMENO IO. LA COLLEZIONE FOTOGRAFICA DI PIERRE BORHAN”
“BORIS SAVELEV. LA NOSTALGIA DI UNO SGUARDO PERDUTO”
Reggio Emilia, Palazzo Magnani (Corso Garibaldi 29)
19 febbraio – 9 aprile 2006
Biglietti d’ingresso: Euro 5 intero, Euro 4 ridotto, Euro 2 studenti.
Cataloghi Skira: “La collezione Pierre Borhan”, Euro 24 (Euro 35 in libreria) – “Boris Savelev”, Euro 19 (Euro 30 in libreria) – I due cataloghi, Euro 40
Orari: 9.30 – 13.00; 15.00 – 19.00 (chiuso il lunedì)
Per informazioni e prenotazioni: tel. 0522.454437; fax 0522.444436
e-mail: info@palazzomagnani.it; web: www.palazzomagnani.it
Uffici Stampa: CLP Relazioni Pubbliche
Tel. 02.433403 – 02.36571438, Fax 02.4813841
ufficiostampa@clponline.it; press@clponline.it
Skira, Mara Vitali Comunicazione
Lucia Crespi, tel. 02 73950962 – arte@mavico.it