25a Settimana Internazionale della Critica
Mentre sta festeggiando Santa Lucia con le sue bambine e il marito, Leena riceve una telefonata dall’ospedale della sua città natale: sua madre è in fin di vita. Contro la sua volontà, il marito Johann decide di accompagnarla all’ospedale per rivedere la madre, di cui perfino le due figlie ignorano l’esistenza. E’ l’inizio di un viaggio a ritroso nel tempo per confrontarsi con un passato che Leena credeva di aver scordato, ma che si ripresenta in tutta la sua potenza.
Splendida interprete di Fanny e Alexander (Ingmar Bergman, 1982) e già presente a Venezia nel 2009 come protagonista di Una soluzione razionale, Pernilla August presenta nella Settimana Internazionale della Critica la sua opera di esordio alla regia, un dramma sul perdono, e sulla riconciliazione con il proprio passato, liberamente tratto dall’omonimo bestseller della scrittrice finlandese Susanna Alakoski.
Leena (Noomi Rapace, la Lisbeth Salander della Trilogia del Millennio, qui in un intenso ruolo drammatico) si trova improvvisamente costretta a fare i conti con ricordi di bambina cresciuta in una famiglia violenta e disgregata dalla estrema povertà e dall’alcolismo.
L’imminente morte della madre di Leena, Aili (Outi Mäenpää), bellezza già sfiorita in gioventù, consumata dall’alcool e dalle percosse di un marito sempre così ubriaco da non essere neppure in grado di lavorare, fa infatti riemergere i ricordi di una infanzia segnata da violenza e abbandono e dalla morte del fratello. Un passato che Leena aveva, con straordinaria forza di volontà, cancellato dalla propria memoria.
Mentre il marito Johan (l’attore Ola Rapace, anche nella vita compagno della protagonista) cerca di far breccia nel muro di silenzio di Leena, lo spettatore viene poco a poco trasportato dai flashback della protagonista in un inferno domestico, da cui la dodicenne Leena (Tehilla Blad, che ha interpretato la giovane Lisbeth Salander anche nella Trilogia del Millennio) riesce ad evadere solo frequentando con successo le lezioni di nuoto.
Pernilla August usa un punto di vista intimo e soggettivo, lavorando molto sulle atmosfere, senza trascurare le implicazioni meno personali e più “sociali” : quanto è difficile essere poveri, venire da un altro paese – in questo caso la Finlandia – e non parlare la lingua del paese in cui si vive.
Per molto tempo Leena ha mentito a se stessa, per sopravvivere e per costruirsi una normale vita affettiva accanto al marito e alle figlie. Il fluire dei ricordi è una operazione dolorosa ma necessaria per liberare i propri fantasmi e, forse, comprendere l’amore disperato che la madre nutriva, malgrado tutto, per l’uomo che le annientava la vita.
Il film scorre con tempi giusti, ambientazioni efficaci, bravi attori, ed è davvero molto bello e toccante.
SVINALÄNGORNA (BEYOND)
Regia: Pernilla August
Sceneggiatura: Pernilla August, Lolita Ray
Interpreti: Noomi Rapace, Ola Rapace, Outi Mäenpää, Ville VIrtanen, Tehilla Blad
Prodotto da: Helena Danielsson, Ralf Karlsson
Genere: Drammatico
Durata 94 minuti
Uscita: Venezia 2010