East of Wall vince l’edizione 2025 del Lucca Film Festival

Si è conclusa un’edizione importante del Lucca Film Festival che ha avuto come ospiti d’eccezione, tra gli altri, Kevin Spacey, Gianni Amelio e Malcolm McDowell.
Il Concorso internazionale lungometraggi, che è stato curato da Stefano Giorgi e
Mattia Fiorino ha proposto una selezione di dodici film, provenienti da tutto il mondo,
dalla Russia alla Germania, dagli Stati Uniti alla Cina a Taiwan e Argentina, molti dei quali
già premiati nei festival internazionali più prestigiosi, per una selezione che unisce opere
prime di giovani registi emergenti e titoli già consacrati nei principali festival internazionali. La giuria lungometraggi 2025 è stata formata dal direttore della fotografia Michele D’Attanasio, dalla video editor Paola Freddi e dal regista, sceneggiatore e produttore Mimmo Calopresti.
Il premio per miglior lungometraggio 2025 è andato al film “East of Wall” della statunitense Kate Beecroft, opera prima presentata al Sundance Film Festival 2025, storia ambientata in un ranch fatiscente nelle Badlands, dove Tabatha fatica a mettere in tavola il cibo per sé, sua madre e i loro vicini, un gruppo di adolescenti ribelli che sta proteggendo.
Questa la motivazione del premio recita: “Un film vero, senza confini tra realtà e finzione. La regista ama i luoghi e i personaggi che rappresenta e ci porta dentro un mondo, di donne libere e selvagge che amano i cavalli e la vita. La cinepresa è parte integrante del
racconto e così lo spettatore diventa parte del racconto ed è anch’esso protagonista e si libera, cavalcando idealmente insieme alle donne protagoniste verso un orizzonte libero e infinito”.
Il Premio della giuria stampa è andato allo statunitense “Charliebird”, esordio alla regia di Libby Ewing, presentato in concorso al Tribeca Film Festival 2025 e interpretato da Samantha Smart e Gabriela Ochoa Perez, che racconta il legame inaspettato fra una terapista musicale e una giovane paziente ribelle. Il Premio della giuria popolare è andato, invece, allo statunitense “Atropia” diretto dall’attrice-regista Hailey Gates, opera prima presentata al Sundance (dove ha vinto il Grand Jury Prize) prodotta da Luca Guadagnino e interpretata da Alia Shawkat e Callum Turner. Un film che mescola satira militare e commedia ambientata in una città inventata, costruita per simulare una zona di guerra irachena, abbastanza vicina a Los Angeles da diventare anche il set cinematografico.
Il Premio della giuria studentesca è andato all’opera tedesca “In my parent’s house”,
opera prima diretta da Tim Ellrich, (Special Jury Award della giuria Tiger a Rotterdam).
Si tratta di un film intimo che esplora con rigore ed equilibrio tematiche familiari difficili da affrontare.
La protagonista è una psicoterapeuta, il cui interesse è quello di utilizzare metodi di guarigione spirituale per aiutare i clienti affetti da gravi malattie e condizioni croniche. Però è costretta a contemperare le esigenze della sua vita professionale e personale con quelle dei suoi genitori anziani e del fratello maggiore Sven, affetto da schizofrenia e che ha vissuto per anni una vita isolata nella soffitta dei genitori.
Un’opera anche di impatto emotivo che è stata apprezzata dalla giuria degli studenti.

Alessandro Cuk