Agustín Martínez, classe 75, sceneggiatore e romanziere, ha scalato le vette delle classifiche dei romanzi insieme ai colleghi Jorge Díaz e Antonio Mercero, che sotto lo pseudonimo di Carmen Mola hanno scritto besteller, editi in Italia da Salani Editore, da La Bestia (2023) e alla trilogia (2024) La sposa gitana, La rete porpora e La bambina senza nome.
Dopo La Mala Hierba (2017) e Monteperdido (2019, edito da Rizzoli), La Cacciatrice di Eredità, edito da Salani Editore, è il nuovo thriller firmato come Agustín Martínez.
“Erano due orfani decisi a intrufolarsi a una grande festa. Non erano fatti per una vita da impiegati, per guardare attraverso uno schermo come gli altri, si godevano il meglio della vita, i ristoranti gli hotel, i vestiti firmati, le spiagge esclusive. Sapevano che nessuno glielo avrebbe regalato, ma loro erano decisi a prenderselo.”
I due orfani sono César e Rebeca, una giovane coppia che vive di amore, sesso ed escamotage.
Lui fornisce droga e intrattenimento ai clienti di un hotel di lusso.
Lei ha trovato un lavoro nel lato oscuro della truffa: rintraccia parenti, che spesso nemmeno sanno di esserlo, di defunti senza testamento per far incassare una parte dell’eredità in cambio di una commissione del 30%.
Tutto fila liscio. Ma l’ultimo caso seguito da Rebeca rompe qualcosa, non solo in lei, ma nella coppia. César la trova sul divano, immobile, con lo sguardo bloccato dal terrore. È viva, ma catatonica. Ha due costole rotte e segni di violenza. Nessuna traccia di chi le abbia fatto del male. Nessuna spiegazione.
César vuole capire. Trova il portatile della donna, legge il suo diario-report, e capisce che a ridurla così è stato qualcosa di feroce, di inimmaginabile, di più grande di lei. Prova a ripercorrere i passi della sua Rebeca, ma rischia di mettere in pericolo la sua stessa vita.
La cacciatrice di eredità è ispirato a una pagina rimossa della nostra storia: quella dei campi di concentramento costruiti dai nazisti nelle isole britanniche.
È un thriller originale e angosciante che intreccia passato e presente, giocando abilmente con i piani temporali. Agustín Martínez sviluppa il thriller adattando e cambiando le regole del genere per raccontare il dramma brutale vissuto da César e da Rebeca.
Sono le emozioni, forti, disperate, violente, dei due protagonisti che danno ritmo alla storia e tengono il lettore incollato alle pagine del romanzo, man mano che i segreti vengono svelati dietro intrighi e avidità.
Nel cercare risposte sul “caso”, sui segreti che arrivano dal passato dei campi di concentramento, ma anche sul reciproco passato e sui sentimenti che nutrono l’una per l’altro, César e Rebeca vengono a capo di una vicenda indicibile.
Ed è avvincente perché Martínez si muove con precisione, talvolta volutamente lenta nelle descrizioni, per fare il funambolo tra suspense e crimine.
Agustín Martínez, La Cacciatrice di Eredità, Salani Edizioni, 2025, Pagine 336, Prezzo: 19,00 euro