Ci sono storie – racconta il regista Alessandro Valenti – che devono essere raccontate perché altrimenti ti perseguitano. La storia dei bambini migranti mi segue da molto tempo da quando ho guardato negli occhi un bambino che ha attraversato un intero continente per arrivare qui davanti a me e da allora per me raccontare questa storia non è importante ma necessario, necessario per combattere quella “globalizzazione dell’indifferenza” che ti colpisce e non va più via se non fai attenzione. Se non ti alleni a guardare il mondo senza vivere dentro la prigione di te stesso. Allargare il proprio sguardo. Sentirsi parte del mondo e per questo voler contribuire a narrarlo”.
Scritto e diretto da Alessandro Valenti, Oltre il Confine utilizza sapientemente e con delicato equilibrio gli ingranaggi narrativi della fiaba per raccontare una drammatica storia vera.
Dopo la morte della madre, spinti dall’ultima preghiera della donna, la dodicenne Bekisisa insieme al fratello Eno di sei anni si incamminano verso l’Europa: direzione Roma, dove vive uno zio. Il viaggio è pieno di insidie e trappole, e due fratelli faranno i conti con la diabolica avidità dell’uomo, ma scopriranno anche il disarmante dono dell’amicizia.
La macchina da presa ha lo sguardo malinconico e coraggioso dei bambini che cercano un luogo sicuro, o un futuro prossimo dove sentirsi accolti. È la forza di questa storia: immedesimarsi nello stato d’animo e nei rituali di sopravvivenza di giovanissimi migranti, e saperli raccontare a un pubblico di ogni età senza facile retorica.

Presentato in anteprima al Giffoni Film Festival 2022, Oltre il Confine si avvale della fotografia di Corrado Serri, del montaggio di Marco Spoletini, delle musiche originali di Gabriele Rampino, della scenografia di Sabrina Balestra, dei costumi di Samantha Marsili Libelli e il casting è stato affidato a Laura Palmier.

 

Distribuito da 102 Distribution, prodotto da Scirocco Films con Rai Cinema, in coproduzione con Rosebud Entertainment Pictures, in associazione con Arte Cofinova, con il contributo di Apulia Film Commission e con il patrocinio di Save the Children.