Tra le mura della famiglia Sevilla Mendoza, sarda fin dalla notte dei tempi, nonostante il cognome ricordi il Sud America, la figlia, appena diciottenne, racconta la propria storia, a cui si intrecciano le vite di madre, zia, nonna e fratello e di un padre fantasma.
La ragazzina, intrappolata in una storia d’amore perverso con un uomo sposato, da cui non riesce a liberarsi, racconta, con uno sguardo infantile ma consapevole, il proprio mondo fatto di grandi figure di donne: la madre, spirito libero, figlia dell’arte, triste e bizzarra, che rasenta la depressione; la zia, perennemente alla ricerca dell’uomo della propria vita, e che cade ogni volta in una storia poco fortunata, la nonna che vorrebbe comprendere ma fatica a farlo.
Una storia di tre diverse personalità che vivono in una situazione di bilico, senza sapere in che direzione spingersi, incapaci di muoversi ma infelici nella propria posizione.
Un elemento fondamentale della narrazione è rappresentato da Dio, un Dio della cui volontà ci si interroga costantemente, un Dio assente ma presente, come del resto la figura paterna della ragazzina.
Il romanzo d’esordio della scrittrice di origine sarda risulta accattivante e scorrevole. Le personalità dei personaggi vengono ben delineate, e la narrazione scorre fluida senza importanti salti temporali.
Protagonista indiscusso del romanzo è sicuramente il sogno infranto, la profonda tristezza di chi vorrebbe un amore, e vi dedica la propria vita.
Milena Agus, nata a Genova da genitori sardi, vive a Cagliari dove insegna italiano e storia all’istituto tecnico “Meucci”. Ha ricevuto la menzione speciale al Premio Junturas 2004 con Mal di pietre e la selezione al Campiello 2007. Mentre dorme il pescecane è stato il suo primo romanzo.
Milena Agus, Mentre dorme il pescecane, Nottetempo collana Narrativa, 2005, pp. 171, euro 13.00.